
Dopo le proteste, scrive un gruppo di abitanti: "Garantiti dalle istituzioni". La replica del comitato: "Sì alla struttura, ma lontano dalle case".
Continua il dibattito sull’Antenna 5G a Sant’Andrea, con i cittadini favorevoli che decidono di rispondere a coloro che si erano opposti all’installazione. Una questione che va avanti dal mese di dicembre e che vede protagonisti proprio i residenti della zona, che si dividono ora tra chi vorrebbe l’antenna lontano dal centro abitato e chi invece dà precedenza all’importanza del segnale per le telecomunicazioni. Una situazione che ha visto dunque i favorevoli controbattere al comunicato di chi si è dichiarato contrario: "Noi residenti favorevoli all’installazione siamo in numero molto maggiore dei circa quattrocento firmatari del Comitato che erroneamente chiamate dei ’Cittadini di Sant’Andrea’ – comunicano coloro che sono a favore dell’antenna –. A noi non interessa essere sotto l’attenzione di tutti per ottenere visibilità e non facciamo Comitati a favore dell’antenna 5G. Ci riteniamo persone informate in modo consapevole, ci affidiamo alle istituzioni, le quali nel rispetto della legge assicurano la tutela pubblica nei confronti delle antenne di trasmissione dei segnali 1G-2G-3G-4G-5G, nel rispetto della soglia dei limiti di legge fissati dal Dpcm dell’8 luglio 2003".
Una nota dunque che va nella direzione opposta a quella del comitato contro l’antenna 5G, che si era dichiarato rappresentante della maggior parte della popolazione di Sant’Andrea a Montecchio, questione ora contestata da altri cittadini. Ma il comitato stesso non ha esitato a rispondere a coloro che si sono definiti "gli altri residenti di Sant’Andrea", ribadendo il concetto per cui espressamente si sono e si stanno battendo: "Non abbiamo mai affermato di non volere la copertura del segnale telefonico per Sant’Andrea, ma, più semplicemente, vogliamo che l’antenna venga messa a una distanza di sicurezza dalle abitazioni e stimiamo che tale distanza sia di almeno un chilometro".
"Dato che Sant’Andrea è circondato da poggi e da aperta campagna – prosegue la risposta del comitato – riteniamo che non sia impossibile trovare una collocazione al ripetitore che sia adeguata alla nostra richiesta. In merito alle affermazioni dei cittadini anonimi poi crediamo che non sia sufficiente citare un Dpcm per sentirsi tutelati: la tecnologia 5G è troppo giovane per avere certezza che non nuoccia alla salute e questo motiva la nostra richiesta di avere l’antenna ad almeno un chilometro dalle abitazioni. Non vogliamo entrare nell’agone della competizione pro o contro il 5G, vogliamo semplicemente tutelare il dritto alla salute di tutti, ivi compresi quelli che l’antenna la vorrebbero nel proprio giardino".
Dal Comune intanto è arrivata una convocazione per la conferenza dei servizi il giorno 17 marzo alle 9,30, un’occasione alla quale viene invitata a partecipare anche una rappresentanza dei residenti, visto che all’incontro verrà presentato e definito il progetto anche con i membri rappresentanti della società Inwit. Una vicenda che nelle prossime settimane potrebbe dunque trovare una svolta definitiva, o quantomeno compiere un passo avanti nell’individuazione della sede prescelta per l’installazione della nuova antenna.