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L’intervento in consiglio comunale del cardinale Augusto Paolo Lojudice seduto nei banchi della giunta
Il caso Beko come emblema di un territorio che ha bisogno di costruire nuove prospettive in provincia di Siena nel variegato pianeta lavoro. Inevitabilmente, la vicenda dello stabilimento di viale Toselli, che naviga tra casse integrazioni e scioperi con vista sulla chiusura prospettata per la fine del 2025, si prende la scena nel consiglio comunale aperto che rappresenta un momento di confronto tra istituzioni, categorie, rappresentanti dei lavoratori. E non solo per la delegazione presente in sala con l’ormai abituale pettorina, ma anche per i diffusi richiami durante gli interventi al travagliatio momento che stanno passando i 299 lavoratori di Beko. Dopo i botta e risposta, anche ai massimi livelli istituzioni, dei giorni scorsi, è il momento di provare a navigare nella stessa direzione. "Dobbiamo fare rete, unire le forze e sforzarci di perseguire un reciproco ascolto, è il solo modo di superare le difficoltà", ha detto all’inizio della seduta il sindaco Nicoletta Fabio.
Un clima di distensione che si ritrova anche nel pieno appoggio, "un primo passo" concreto verso l’idea di un Piano strategico lanciato dalla presidente della Provincia Agnese Carletti: "L’obiettivo sarà rafforzare il nostro ecosistema territoriale integrando interventi finalizzati a supportare la produttività delle filiere e l’innovazione, individuare nuove opportunità di crescita, favorire l’attrazione dei giovani talenti, proteggere la coesione sul piano sociale e ambientale". Un lavoro che guarda ai prossimi quindici anni, per provare a porre le basi anche di un rapporto con l’Europa che sostenga, per esempio, tutte le amministrazioni per sostenere progetti di sviluppo.
Una cornice generale nella quale si inseriscono molte delle riflessioni pronunciate ieri mattina, che avevano soprattutto il senso di mostrare un coinvolgimento corale nel tema lavoro, diventato purtroppo di grande attualità anche nella nostra provincia. "È la base di tutte le questioni sociali", ha ricordato - citando un’enciclica di papa Giovanni Paolo II - il cardinale Augusto Paolo Lojudice, che ha citato i rimandi alle Sacre scritture invitando tutti a collaborare per cercare di realizzare il bene delle persone che vivono in questo territorio.
Gli interventi hanno poi toccato temi economici (il presidente della Camera di commercio Massimo Guasconi ha ricordato che "l’economia senese ha ancora dati positivi, ma ha alcuni indicatori in sofferenza soprattutto a causa delle condizioni geopolitiche"), ma anche della formazione e sviluppo: dai progetti e attività a vari livelli attivati per la crescita professionali e l’occupazione dall’Università degli studi (illustrati dalla delegata del rettore Claudia Faleri), alle iniziative sostenute dalla Fondazione Mps presentate dal presidente Carlo Rossi (come i programmi Ikigai e SaiHub), all’attenzione allo sviluppo nel campo delle scienze delle vita promossa dalla Fondazione Tls (con il presidente Francesco Frati). Monica Ciacci, in rappresentanza di Confcommercio e Confesercenti, ha ricordato le difficoltà che riguardano anche il piccolo commercio ("con tanti fondi sfitti anche in zone di pregio") e Massimo Terrosi, presidente di Fises, ha sottolineato il forte sostegno promosso dall’ente da lui presieduto alle aziende del territorio, anche a quelle che necessitavano un sostegno in fase di partenza.
Contributi cui sono seguito gli interventi di molti consiglieri sulla mozione rimasta ’aperta’, nel senso che non c’è stata una votazione, e che richiama una serie di bisogni per sostenere i problemi del mondo produttivo. Tra i temi tracciati, le difficoltà sulle infrastrutture, l’attenzione al patrimonio artistico-culturale, il turismo, le politiche abitative, l’attenzione alle sfide dell’innovazione. "In questo quadro complesso – si afferma – è determinante il valore istituzionale e politico del ‘coordinamento’ delle forze e degli attori in campo".
Orlando Pacchiani