
E’ un fiume in piena Fausto Ligas, presidente del Consorzio Agrario di Siena e Arezzo fino al 2018 quando, dopo una lotta interna senza esclusione di colpi, dovette passare il testimone ad Alessandro Cinughi de’ Pazzi. "Io mi sono fatto da parte senza più comparire per anni – dice con la franchezza che lo contraddistingue – ma se mi tirano in ballo con delle falsità, proprio non ci sto".
Il riferimento va alle parole del direttore di Coldiretti Siena, Simone Solfanelli, circa le perdite di bilancio sotto la gestione dello stesso Ligas: "Con me sarebbero stati buttati via 5 milioni di euro? Ricordo che all’epoca della mia presidenza c’erano tutti uomini di Coldiretti nel Consorzio e che con me nel 2018 fu approvato l’ultimo bilancio in attivo di 380mila euro". L’ex presidente ricorda: "In quella gestione, quando cioè vinsi da solo contro le tre associazioni di categoria, diminuì l’esposizione finanziaria dell’azienda anche attraverso l’alienazione di beni inutilizzati, quindi farei attenzione a parlare di ’cattiva gestione’". E ancora: "Durante la mia presidenza ho diminuito i costi di oltre 4 milioni di euro, riducendo anche le spese per il personale. Ma nessuno ne ha parlato. All’epoca – aggiunge Ligas – ci furono 45 uscite volontarie più altri pensionamenti senza che sorgesse alcuna polemica".
Quanto poi all’esposizione del Consorzio Agrario con le banche, l’ex vertice di via Pianigiani evidenzia: "Nel 2018 gli istituti di credito avevano ridato fiducia all’azienda tanto che, quando lasciai, nel conto corrente del Consorzio c’erano tre milioni di euro. In altre parole, vengo accusato di aver lasciato i conti in rosso, invece ho lasciato la macchina con la benzina dentro". E circa l’ipotesi di adesione a Cai (ora oggetto di contenzioso tra Coldiretti da una parte e Cia e Unione provinciale agricoltori dall’altra), Ligas non usa mezzi termini: "Il Consorzio può andare avanti da solo e con me lo avrebbe fatto. Ma è stato rovinato dalle tre associazioni di categoria che non vanno d’accordo tra loro. In ogni caso – conclude l’ex presidente – se Solfanelli ha bisogno di un confronto diretto con me, mi trova sempre disponibile".
Cristina Belvedere