Contradaioli accusati di rissa: "In Piazza si difende l’identità"

Gli avvocati dei montonaioli avevano chiamato a deporre Roberto Martinelli,. Luca Luchini e il barbaresco dell’Oca Giubbilei. Il 4 novembre la sentenza.

Contradaioli accusati di rissa: "In Piazza si difende l’identità"

Contradaioli accusati di rissa: "In Piazza si difende l’identità"

di Laura Valdesi

SIENA

"Le Contrade impediscono che la città diventi una periferia grigia e litigiosa. Noi litighiamo in Piazza per motivi identitari, finito il Palio torniamo ad essere senesi", sottolinea Roberto Martinelli (nella foto), per 12 anni priore della Chiocciola e per 5 rettore del Magistrato, oltre che legale Mps fino al 2005. Lo ascolta con attenzione il giudice Francesco Cerretelli quando depone nel processo per i fronteggiamenti del 2 luglio 2018 fra Nicchio e Valdimontone che vedono imputati, a vario titolo per rissa e resistenza a pubblico ufficiale, numerosi contradaioli. Martinelli, chiamato dai difensori dei montonaioli Fabio e Giulio Pisillo, ricorda "che dopo la corsa ci fu un movimento che presupponeva il fronteggiamento. Scendemmo subito dal palco e andammo al nostro punto di ritrovo. Non vidi cosa accadde ma solo un ammassamento di persone e dei movimenti che per la mia esperienza lasciavano presagire appunto fronteggiamenti". Che hanno "la loro ritualità", spiega evidenziando che si tratta di "occasioni di riaffermazione identitaria e di comunanza dei valori". Che avvengono per motivi di canto, di Palio. "Nessuno vuole andare via, per questo si prolungano, per non cedere per primo. L’unico scopo – ribadisce – è la difesa dell’identità che avviene solo in Piazza e nei giorni del Palio". Martinelli sottolinea quindi il rapporto di rispetto nei confronti dei vigili urbani - "viene insegnato a tutti fin da piccoli" - ricordando ancora "che nessuno si muove per un’offesa autonoma ma sono unicamente comportamenti a difesa dei valori". Ricordando poi con rammarico che nel 2023 due Contrade si affrontano a parole e canti, distanti. E c’è stata un’autorità, riferisce, che avrebbe detto loro ’ordino la carica’. "Siamo fuori dal mondo", il commento amaro in aula di Martinelli. Il giudice invita a stare all’oggetto del processo.

Molti argomenti toccati da Martinelli vengono poi ribaditi anche da Luca Luchini, ex priore della Lupa e autore di molti libri sulla Festa, mentre il barbaresco dell’Oca Bruno Giubbilei si limita a confermare "di aver preso il cavallo (il 2 luglio 2018, ndr) per uscire dalla Piazza trovando una concentrazione di persone . Non ho fatto altro che passare nel mezzo, nessuno ha detto niente".

Il 9 settembre saranno sentiti i consulenti dell’avvocato Luigi De Mossi per i nicchiaioli, il 4 novembre lunga udienza per la discussione e la sentenza.