Contrade, il sorteggio tra fede e scaramanzia

La sorte nella collegiata di Provenzano è stata enigmatica: ai lati dell’altare e nel ’nono’ si trovano consorelle che non correranno

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C’è sempre curiosità attorno alla piccola cerimonia del sorteggio della dislocazione delle bandiere nella collegiata di Provenzano, fulcro delle celebrazioni della madonna per il prossimo 2 luglio. E questa volta, per mano dei bambini delle diciassette Contrade, la sorte è stata ancora più enigmatica: a lato dell’altare della seicentesca immagine sacra troviamo infatti due Contrade che non correranno la carriera, Oca e Onda.

Anche in un altro luogo ritenuto fortemente "fortunato", il nono che corrisponde alla porta di ingresso della collegiata, troviamo la Giraffa, altro rione rimasto a guardare altre dieci correre. La prima Contrada che troviamo nel sorteggio ad opera dei piccoli, è infatti la Civetta al terzo posto, preceduta dall’Aquila, e seguita da Lupa, Istrice, Valdimontone (all’altare Santa Caterina), poi Selva, Tartuca, Giraffa, Drago (prima lato destro), Torre, Nicchio, Bruco, Leocorno, Pantera e Chiocciola.

Come ha detto con il conosciuto entusiasmo Don Enrico Grassini, padrone di casa, finalmente si torna a questo gesto che apre di fatto i giorni a ridosso dei fatidici quattro giorni. E dove assoluti protagonisti sono i più piccoli per il Palio più antico della nostra ultrasecolare storia.

Ancora una volta, fede e scaramanzia si sfiorano, in un gioco innocente che non può non tenere conto dell’elemento di un fato che cade dall’ignoto. Sotto l’occhio vigile e discreto del Rettore del Magistrato delle Contrade, Gianni Morelli, Provenzano si è addobbato delle diciassette consorelle.

Aspettando poi di vedersi arrivare un popolo festante che dopo due anni torna ad innalzare la propria gloria ma anche quella di Siena.

Massimo Biliorsi