"Non dobbiamo dimenticarci della proposta di don Bosco", esordisce così don Luigi Ciotti alla domanda de La Nazione su quale sia il messaggio che porta alla IV edizione del convegno organizzato dai salesiani colligiani dal titolo ‘Se dico minori… tra sogni e realtà’ che si è tenuto ieri al cinema-teatro Sant’Agostino. "Per don Bosco tre elementi erano importanti e mi sembrano di un’attualità impressionante – afferma don Luigi Ciotti –. Parlava della mente, dello spirito e del cuore. Cioè il sistema preventivo di don Bosco che si basava sulla ragione, sulla religione e sulla dimensione dell’amore. Questo metodo pedagogico è valido ancora oggi". don Ciotti si preoccupa anche di voler sottolineare quanto sia di fondamentale importanza investire, appunto, sui giovani. "Sempre più vengono levate risorse nel fondo sulla povertà educativa. Un Paese che noi dobbiamo amare – continua – ma ci sono momenti nella vita in cui tacere diventa una colpa. Parlare diventa un obbligo morale, una responsabilità civile ed un imperativo etico. Con questo spirito è necessario dirci che noi, come Italia, siamo agli ultimi posti per la povertà educativa. In alcune aree d’Italia c’è un’elevata percentuale di dispersione scolastica". La presenza dei salesiani a Colle quest’anno segna i 75 anni ed anche su questo Ciotti ha voluto lasciare un messaggio. "I salesiani di Colle sanno bene che educare significa seminare conoscenza e consapevolezza – afferma don Luigi Ciotti –. Significa anche allargare lo spazio della vita e della speranza delle persone. Io sono piccola cosa, ma il mio sogno di don Bosco ed anche il mio: far nascere la città educativa. Per educare non puoi solo affidare a qualcuno, ma è necessario che tutte le componenti entrino in gioco". Su domanda de La Nazione don Luigi Ciotti interviene anche sulla realtà valdelsana ed alcuni casi di ‘baby gang’ in particolar modo a Colle. "Dobbiamo educare ad essere onesti cittadini e buoni cristiani – continua Ciotti –. Anche nei momenti di fragilità e fallimento è necessario aiutarci ed educare accogliendo ciò che è bello, importante e positivo. Dobbiamo far riemergere questi luoghi positivi per non diventare professionisti della lamentela. Occuparsi dei giovani significa occuparsi del proprio presente, ma anche del proprio avvenire". Lodovico Andreucci
CronacaConvegno dei salesiani. Don Luigi Ciotti ha citato la figura di Don Bosco