CRISTINA BELVEDERE
Cronaca

Convention Bureau. Palazzo pubblico si sfila. Il futuro è a rischio

La società consortile guidata dall’ex assessore Tirelli è da tempo in ’stand by’. Giunti: "Presto una figura giuridica per gestire globalmente il sistema turistico".

Convention Bureau. Palazzo pubblico si sfila. Il futuro è a rischio

Rischia di calare il sipario sul Convention Bureau Terre di Siena, strumento costituito nel 2019, che vede tra i suoi protagonisti associazioni di categoria e aziende specializzate. Il progetto era stato fortemente voluto dalla Giunta De Mossi, fu sostenuto dall’Ambito Terre di Siena, illustrato e discusso con le associazioni rappresentative degli operatori della filiera e gli altri stakeholder istituzionali.

Dopo aver raccolto nelle Fiere internazionali un ’tesoretto’ di 300 buyers, facendo diventare Siena un punto di riferimento per la convegnistica e il settore del Wedding (i matrimoni), il Convention Bureau è sparito dai radar. Pare che il presidente Alberto Tirelli, ex assessore delll’esecutivo De Mossi, abbia lanciato ripetuti appelli per non disperdere quanto di buono sarebbe stato costruito nel tempo. L’organismo avrebbe i conti in ordine e potrebbe risultare utile in futuro per lo sviluppo di un determinato tipo di turismo, quello appunto legato alla convegnistica e al Wedding.

Ma Palazzo pubblico sembra avere idee diverse, come spiega l’attuale assessore al Turismo e Commercio Vanna Giunti: "Il Convention Bureau è una società consortile a responsabilità limitata con una serie di soci privati. Come amministrazione comunale abbiamo dato l’input e il supporto economico necessari a creare relazioni, ma come per ogni start up, ora il Convention Bureau deve camminare da solo". E ancora: "Se invece decide di non andare avanti, siamo disponibili come Comune ad assumere la gestione di quelle attività finora svolte dal Bureau. Del resto, per la convegnistica l’unico spazio disponibile è al Santa Maria della Scala. Quanto al Wedding invece, l’offerta è già sponsorizzata sul portale dell’amministrazione e ci sono stati incontri con possibili interlocutori".

Poi l’affondo: "In ogni caso, ci stiamo organizzando per costituire una figura giuridica per una gestione complessiva del sistema turistico – annuncia Giunti –, non solo convegni e Wedding, quindi. Se il Convention Bureau non ci sarà più, ci occuperemo noi della parte culturale, che è la più attrattiva per i visitatori". E sulla società consortile presideduta da Tirelli: "Da quando sono arrivata in assessorato, non ho visto alcun atto amministrativo del Bureau. Loro dicono di aver seminato tanto, ma anche nell’ipotesi di un supporto ridotto del Comune rispetto al passato, avevo chiesto dati sulle ricadute territoriali delle attività svolte. Non ho mai ricevuto nulla... ".