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Coopetition, nuovo dogma: "Un premio per gli atenei in grado di fare rete"

Rettori degli atenei di Siena discutono della stretta relazione tra università e città. Il rettore Di Pietra annuncia progetti per l'internazionalizzazione, un corso di laurea per insegnanti primarie ad Arezzo e lavori di ristrutturazione nelle residenze universitarie.

Coopetition, nuovo dogma: "Un premio per gli atenei in grado di fare rete"

A Siena università e città sono due entità strettamente collegate, è impossibile parlare dell’una senza nominare l’altra. Ne hanno discusso i due rettori degli atenei nella puntata ‘Il lato positivo. Appunti per il prossimo decennio’, la trasmissione su Canale 3 Toscana in collaborazione con La Nazione. "É un elemento caratterizzante di Siena il fatto che sia città universitaria – ha detto il rettore dell’Università Roberto Di Pietra -. Occorre ragionare sul diritto allo studio in senso ampio, penso ai collegamenti con Firenze e mettere in pista tutte le opportunitài". Domani si terrà l’inaugurazione del 783° anno accademico. "Troppo presto per tirare bilanci, non credo nelle soluzioni facili o immediate – ha ammonito Di Pietra -. Al termine dei miei sei anni da rettore immagino un’università che sia coerente con il contesto; in cui le discipline sono più mischiate, con un’offerta formativa ristrutturata, in grado di mettere gli studenti e ricercatori nella condizione di trovare il proprio posto nel mondo".

Un’università che nelle idee del rettore è non solo competitiva, ma dialoga e collabora con le altre università. Il nuovo dogma è ’coopetition’. "Sarebbe opportuno che incominciassimo a introdurre meccanismi per la cooperazione fra atenei, vista la scarsità di risorse. Vogliamo consolidare l’internazionalizzazione, intrattenendo rapporti nel Mediterraneo e implementando i percorsi in inglese". Intanto, sul tavolo del rettore altre importanti novità. "Stiamo lavorando a un corso di laurea per insegnanti nelle primarie – ha annunciato Di Pietra -. Lo faremo ad Arezzo e sarà una magistrale a ciclo unico" Sul tema, caldo, dei lavori di ristrutturazione nelle residenze universitarie e sul progetto in via del Porrione. "C’è un fondo e un gestore interessato, daremo il nostro contributo in modo che la residenza si possa realizzare – ha detto il rettore -. Anche l’iniziativa privata può contribuire a soddisfare la domanda. Il tema è non solo ritornare ad avere maggiore disponibilità di posti nelle residenze. Vorrei che si creasse una fascia intermedia di alloggi per gli studenti che non rientrano fra i bisognosi e meritevoli".

Eleonora Rosi