Non abbassare la guardia. E’ il monito di medici e virologi, di fronte a un virus che ha sì impatto minore e appare circoscritto nella nostra realtà, ma che c’è ancora. La storia locale, emersa qualche giorno fa, è emblematica: dopo oltre un mese senza nuovi casi positivi a Siena e in tutta la provincia, l’apparente tranquillità è andata in frantumi alla scoperta di una coppia risultata contagiata. A fine lockdown, con la riapertura delle frontiere e ripresa degli spostamenti, i coniugi in questione, poco più che trentenni, con due figli piccoli, residenti tutti a Chiusdino, ma di altra nazionalità, hanno fatto visita ai parenti nel paese d’origine. Un viaggio però che ha sortito la sorpresa: durante il rientro in Italia, su una nave traghetto la famiglia è entrata in contatto con tante persone ed evidentemente anche con il virus. Su quello stesso traghetto infatti ha viaggiato anche un altro soggetto residente nel Comune di Cortona, risultato positivo al controllo Covid.
Lo stesso risultato del tampone per coronavirus si è avuto per la famiglia senese: marito e moglie sono risultati positivi, i figli invece negativi. Tutti sono finiti immediatamente in isolamento domiciliare. Ad aggravare la vicenda è il fatto che uno dei due coniugi ha una patologia cronica: ed è su questi soggetti che il virus si accanisce, con tempi di recupero più lunghi. La situazione è stata subito circoscritta, ma il messaggio che ne esce è che il contagio è ancora possibile e nelle circostanze di affollamento è il rischio: allora adottiamo ancora le misure di protezione, per tutelare noi stessi e soprattutto chi corre qualche rischio in più. Il bollettino dell’Asl di ieri, nel frattempo, non registra nuovi positivi nelle ultime 24 ore nella provincia, ma 3 casi nell’Aretino. Sono anche questi evidentemente della stessa famiglia, trattandosi di due bambini di 3 e 7 anni e un adulto di 32. Oggi dunque in tutta l’area vasta ci sono 42 casi in carico e seguiti, di cui 25 persone in isolamento domiciliare, 6 in ospedale e 6 in rsa. Sono 1.356 i guariti.