Siena, 17 marzo 2020 - C’è anche un 34enne valdelsano, tra i cinque nuovi positivi al coronavirus in provincia di Siena segnalati ieri nel report giornaliero. Lui e altri tre pazienti (di 48, 72 e 78 anni) sono stati collocati al proprio domicilio, mentre un 79enne della Valdichiana senese è stato ricoverato nel reparto di malattie infettive dell’ospedale di Arezzo. È l’aggiornamento quotidiano della contabilità del virus, che in Toscana ha toccato quota 866 contagiati in base di dati della Regione, con un incremento di 85 persone ieri, un indice di oltre il 10 per cento in più rispetto al giorno precedente. Di questi, 66 le segnalazioni arrivate dalla provincia di Siena (il che non significa che si tratti di residenti). Il sistema sanitario procede tra la cura dei casi attuali e soprattutto la massiccia preparazione per il rischio di arrivo di un picco di malati. Per questo al policlinico di Santa Maria delle Scotte è stato deciso di destinare il lotto Dea alla cura dei pazienti affetti da Covid (con 95 posti letto dedicati) e sono già programmate 179 assunzioni a tempo indeterminato per dare ossigeno ai reparti a rischio saturazione. Da ieri cambiamenti anche sul fronte dell’approccio sanitario.
«Abbiamo curato il primo malato con gli ultimi farmaci innovativi. Quando il direttore del nostro centro Ufa ha dato la prima dose di farmaci agli infermieri, questi si sono commossi", ha dichiarato il direttore generale Valter Giovannini in un’intervista a Sienanews. Due giorni fa la notizia del primo decesso nel Senese connesso al coronavirus, l’87enne ex professionista residente a Poggibonsi che da giorni era stato ricoverato insieme alla moglie. Ma nel report storico redatto dall’Asl, dove sono indicati 59 casi nel Senese (con una sfasatura rispetto alla Regione dovuta probabilmente ai momenti della registrazione dei dati), spicca la bassa età media dei contagiati, di poco superiore ai 40 anni. E con una sostanziale parità di genere: 26 donne, 33 uomini. In tutta la Toscana, la Regione indica in 8.455 il numero delle persone sottoposte a isolamento domiciliare, poco meno della metà delle quali prese in carico dall’Asl di riferimento.
Tra questi, 241 sono seguiti dall’Asl Toscana sud-est (Siena, Arezzo e Grosseto). Più 1.621 che hanno avuto contatti con positivi nel territorio dell’Asl sud est.Il bilancio totale, osserva ancora la Regione, è di 840 persone ancora in cura: a fronte degli 866 contagiati, quattordici sono stati i decessi, sette le guarigioni virali (definiti "negativizzati"), cinque le guarigioni cliniche. Un quadro che richiede ancora la massima allerta in particolare per difendere, come ha sempre sostenuto il direttore Giovannini, gli accessi all’ospedale, per evitare il pericolo di contagi proprio nel luogo che deve restare più protetto, per i pazienti e per gli operatori. Accanto alle misure di controllo agli ingressi, si sta anche procedendo a sospendere alcune cure o a posticiparne altre più avanti, per guadagnare tempo e limitare pericoli aggiuntivi. Sperando che nelle prossime settimane la situazioni inizi a mostrare segnali di miglioramento. o.p.