Marco Brogi Il nemico invisibile
Cronaca

Coronavirus, famiglia contagiata

Dopo un periodo tranquillo il ‘nemico invisibile’ torna a colpire: tre nuovi casi nelle ultime ore

di Marco Brogi

Il nemico invisibile, purtroppo, è ancora qui. A Poggibonsi nelle ultime ore si sono registrati tre nuovi casi di contagio. A quello della donna di 39 anni comunicato domenica dalla Asl, ieri se ne sono aggiunti altre due: si tratta di suoi familiari che fortunatamente stanno bene e sono a casa, come del resto non preoccupano le condizioni della donna. Preoccupa, invece, l’improvvisa risalita del numero dei contagi, la prova provata che l’emergenza non è finita e che non bisogna assolutamente abbassare la guardia. "L’igiene pubblica è a lavoro da subito per ricostruire e mappare i contatti- afferma il sindaco David Bussagli.- Altre sono già le persone poste in isolamento fiduciario. Complessivamente i casi registrati a Poggibonsi dall’inizio dell’epidemia sono 24. Non dimentichiamoci di questi numeri". Il sindaco lancia un vero e proprio appello al senso di responsabilità di tutti per mettere alle corde il coronavirus. "Cerchiamo di essere sempre prudenti, di usare le mascherine, di lavarsi le mani accuratamente, di tenere la giusta distanza sociale- avverte Bussagli-. E’ necessario perché il virus ancora è in circolazione. E’ necessario ancora di più in questa nuova fase in cui stiamo riassaporando tanti spazi di normalità e di socialità. Dobbiamo continuare ad essere responsabili e a prenderci cura di noi stessi e della nostra comunità. Avanti, un passo dopo l’altro". In effetti, la lingua delle cifre dice che per un bel po’ di persone il rispetto delle norme di sicurezza anticovid rimane un optional. Per fare un esempio, in un solo giorno, il primo in cui è scattata la cosiddetta fase 2, nel giro di qualche ora la polizia municipale di Poggibonsi ha beccato e multato 9 persone per violazione del divieto di assembramento. La mascherina ce l’avevano, ma passeggiavano nel parco o facevano capannello nelle vie e nelle piazze della città stando a pochi centimetri le une dalle altre, senza curarsi minimamente del distanziamento sociale. Senza dimenticare quello che è successo nella notte tra mercoledì e giovedì in pieno centro: la movida è degenerata in violenza e una cinquantina di giovani visibilmente ubriachi ha inveito contro i carabinieri, preso a calci porte, vetrine, calpestando senso civico e divieto di assembramento.