Massimo Cherubini
Cronaca

Corriere ucciso per le borse, nuovi accertamenti sul cadavere di Nicolas Del Rio

La salma non è stata ancora restituita alla famiglia a 22 giorni dal ritrovamento In corso l’esame del Dna per cancellare ogni dubbio sul riconoscimento

Il corriere scomparso e trovato morto, Nicolas Del Rio

Il corriere scomparso e trovato morto, Nicolas Del Rio

Siena, 18 luglio 2024 – Dopo ventidue giorni dal ritrovamento del corpo di Nicolas Matias Del Rio non si è stata ancora restituita la salma alla famiglia. La procura della Repubblica di Grosseto, che conduce le indagini sul caso che ha portato all’arresto di tre persone, attende che il medico legale, il professor Mario Gabrielli, abbia terminato tutti gli accertamenti. Tempi lunghi per un esame autoptico che, normalmente, in pochi giorni viene ultimato.

L’avvocato Stefania Vichi, che assiste la moglie del corriere scomparso il 22 maggio con un carico di borse griffate, afferma: "L’unica spiegazione sta negli approfonditi accertamenti in atto. Il caso è delicato, le indagini devono essere approfondite e rigorose". Va ricordato che i familiari hanno espresso il desiderio di cremare la salma di Nicolas. Se qualche accertamento richiedesse ulteriori approfondimenti, dopo la cremazione non si potrebbero più eseguire. Questa potrebbe essere una delle ragioni. L’altra, molto più probabile, è legata al riconoscimento del cadavere, che la moglie non avrebbe fatto. Sarebbe infatti avvenuto solo attraverso le foto. Con il passare dei giorni tutto, per procedere al riconoscimento, si è complicato a causa della decomposizione del corpo. Da qui la necessità di procedere all’esame di Dna per avere la certezza dell’identità dell’uomo. Ma l’esame richiede tempi abbastanza lunghi.

I familiari di Nicolas sperano che tra pochi giorni ciò avvenga per decidere se e dove, celebrare il funerale prima della cremazione. Il Comune di Abbadia San Salvatore ha già manifestato, attraverso il sindaco Niccolò Volpini, la disponibilità a offrire sostegno alla famiglia. In attesa dell’ultimo saluto al corriere trovato morto, le indagini quindi proseguono per completare, con gli approfondimenti sugli apparecchi telefonici sequestrati ai tre arrestati, il già chiaro quadro probatorio. Le indagini sono condotte dai carabinieri del nucleo investigativo di Grosseto e da quelli della compagnia di Pitigliano che ha competenza anche su Arcidosso e Castel del Piano, località teatro dell’efferato delitto.