I giochi ormai sono (quasi) fatti: la commissione elettorale, presieduta da Livia Gabbricci, si è pronunciata, ammettendo le candidature dell’avvocato Rossana Salluce e dell’ex vertice Dem Simone Vigni alla corsa per la segreteria dell’Unione comunale Pd. Dopo la clamorosa esclusione di Piero Fabbrini, che aveva incassato anche il sostegno (con tanto di ritiro dalla sfida elettorale) dell’ex assessore Paolo Mazzini, è lo stesso ormai ex candidato a intervenire: "La ventata di novità e rinnovamento voluta da molti iscritti che mi hanno sostenuto nella corsa a segretario è stata fermata da un cavillo burocratico, nonostante lo stesso commissario Sarracino chiedesse che tutte e tre le candidature venissero ammesse – è il suo commento –. Dopo il sostegno ricevuto anche dagli iscritti del gruppo ’Ritoviamoci Pd’ che aveva candidato Paolo Mazzini, si era creato un movimento forte e coeso per il rinnovamento". E ancora: "Crediamo fermamente che la politica debba basarsi su confronto aperto e dialogo costruttivo – continua Fabbrini –. Le logiche dei ricorsi e delle battaglie legali che hanno paralizzato il partito senese devono appartenere al passato e noi non intendiamo perseguirle. Si sta comunque per aprire una nuova stagione per il Pd senese, alla quale guardiamo con ottimismo. Siamo pronti a contribuire, affinché il congresso conduca comunque a un partito rinnovato e unito".
All’apertura di Fabbrini risponde per primo Vigni, lanciando un appello: "Sono molto dispiaciuto per l’escusione di Piero, perché più c’è confronto, più è il valore del congresso. La politica dovrebbe stare sopra determinate scelte: se mi avessero chiesto di reinserire la candidatura di Fabbrini, avrei risposto di sì – continua Vigni –. Ritengo infatti ingiusto che una fetta del partito non sia rappresentata, anche se le regole vanno rispettate. E’ il momento di unire le forze per innovare il Pd. Noi siamo i primi a volerlo, al contrario di chi si candida in continuità con la gestione Roncucci-Masi". Al lavoro anche Salluce: "Ho presentato con sincera e profonda emozione e convinzione la mia candidatura alla segreteria e mi adopererò fino da subito in vista del congresso per l’apertura di un confronto programmatico – afferma –. La mia candidatura nasce con una visione pluralista e democratica. Posso confermare che mi confronterò con tutti i candidati in modo costruttivo a prescindere dalle questioni formali. Il mio obiettivo è unire, nel confronto, e non dividere il partito e per questo lavorerò per la ricerca di un’unità che si basi esclusivamente sui contenuti programmatici".