PAOLA TOMASSONI
Cronaca

Tornano i certificati per il Covid: aumentano infezioni e contagi. “Ora c’è la variante Eris”

Siena, il direttore dell’Asl Briganti: "Il virus non è mai scomparso e continua a mutare"

I tamponi presi al drive through durante la fase acuta della pandemia

I tamponi presi al drive through durante la fase acuta della pandemia

Siena, 24 agosto 2023 – I medici di famiglia tornano a fare certificati di malattia per giustificare l’assenza dal lavoro e si torna in autoisolamento in casa, in presenza di febbre e raffreddore. Innegabile la nuova ondata Covid, che seppur declassato a virus influenzale, torna a far parlare di sè: è arrivata anche in Italia, probabilmente dal Regno Unito dove per prima in Europa già a luglio si è manifestata, la variante Eg5, denominata Eris. Secondo le autorità sanitarie, un contagio su sette è attribuibile a questa nuova sottovariante: per l’Oms è una mutazione ’di interesse’, con un livello di rischio globale simile a quello delle varianti esistenti. Significa che Eris non è diversa dalle altre ‘forme’ di Covid che abbiamo conosciuto fino ad oggi e si manifesta con i classici sintomi: febbre, tosse, mal di gola, affaticamento, naso che cola e alterazioni del gusto e dell’olfatto. La malattia dura fra 3 e 7 giorni.

"La settimana scorsa in Toscana sono stati segnalati sopra 100 casi Covid al giorno. Nella provincia di Siena sono stati 34 i contagi refertati nella settimana dal 7 al 14 agosto e 43 in quella dal 15 al 21 agosto. Quindi c’è un incremento di casi, ma non importante. Ci sono stati picchi però il 17, 18 e 19 agosto, subito dopo Ferragosto, in tutta la Toscana. Va detto che da 7-8 mesi ormai al monitoraggio sfuggono i test casalinghi e dunque tanti casi non segnalati", dice il dottor Giorgio Briganti, direttore Dipartimento di Prevenzione dell’Asl Sud Est.

Direttore, siamo in presenza di una nuova ondata?

"Il virus non è mai scomparso. Invece dall’agosto 2022 non c’è più l’isolamento per i contagiati. Il Covid è uno dei tanti virus che possiamo incontrare, in circolazione. Certo, la sintomatologia non è grave: interessa ancora le vie respiratorie, si manifesta con febbre, non sempre, e raffreddore, per alcuni giorni".

Si parla di una nuova variante, Eg5, di cosa si tratta?

"E’ quella attualmente in circolazoone, a cui sarebbe legato il rialzo dei contagi. E’ una sottovariante di Omicron, ormai conosciuta, così come è nota la sua capacità di mutare".

Se positivi, a quali misure siamo tenuti?

"Non ci sono obblighi, ma raccomandazioni di buon senso, volte a impedire di infettare altri: uso della mascherina; se si è sintomatici bisognerebbe rimanere a casa; evitare luoghi affollati e il contatto con persone fragili e con anziani; informare della positività le persone con cui si è stati in contatto; se i sintomi durano per oltre tre giorni contattare il proprio medico".

La nuova ondata coincide con le temperature molte alte del periodo, i virus invece di solito si fermano col caldo.

"L’anno scorso è accaduto lo stesso: a giugno abbiamo avuto il picco estivo con rialzo dei casi. D’estate c’è rallentamento dei contagi perché si sta di più all’aperto, ma ci si sposta anche di più e tanti di più sono i contatti. Ormai frequentiamno locali e luoghi affollati e di mascherine non se ne vedono più".

Insomma dobbiamo convivere anche con questo virus?

"Il Ministero sta pensando ad una campagna vaccinale invernale anche per il Covid: un vaccino dedicato, da farsi in concomitanza con l’antinfluenzale. Sarà caldamente consigliato alle categorie fragili".

Il suo conisiglio?

"Il solito: attenzione all’igiene delle mani, un gesto facile e veloce che deve far parte della nostra quotidianità. Le buone pratiche non vanno abbandonate, per tutelare noi stessi ma soprattutto gli altri, chi può correre qualche rischio in più nell’incontrare il virus. E poi, capisco la voglia di tornare a vivere la ’normalità’, ma facciamo ancora attenzione ai luoghi affollati e non sdegnamo l’uso della mascherina, soprattutto se abbiamo qualche sintomo".

Paola Tomassoni