
Covid in Toscana
Siena, 7 agosto 2022 - Per metterli tutti a sedere ci vorrebbero qualcosa come sei stadi grossi quanto il Franchi di Siena. Il colpo d’occhio serve a capire quando il Covid, da marzo 2020, data di inizio della pandemia, abbia lasciato il proprio segno tatuato sulla popolazione. Da quel giorno infatti sono stati 96.812 i residenti della nostra provincia che si sono positivizzati. In pratica, uno ogni 2,7 abitanti ha avuto il Covid, cioè il 7,1% dei 134.8770 toscani risultati positivi da marzo 2020. Il dato emerge passando ai raggi X la banca dati dell’Ars, l’Agenzia Regionale di Sanità toscana che, dall’inizio della pandemia ha monitorato l’andamento dei contagi. La cavalcata del Covid nel Senese, durante gli ultimi 28 mesi ha lasciato sul campo 549 decessi: persone morte con il Covid nell’organismo o comunque a causa dell’infezione.
La cifra fa di Siena la penultima provincia toscana nella classifica nera delle morti legate al Covid, dove il primo posto è occupato da Firenze (3.298 decessi). Solo Grosseto (392 decessi) contra un numero inferiori di decessi rispetto a Siena, mentre al gradino superiore c’è Arezzo (665 decessi). La nostra provincia, invece, si piazza purtroppo più in alto nei recenti tassi di decessi mensili con 3,8 morti ogni 100mila abitanti a luglio, il doppio rispetto ai 1,79 di giugno. Ma è sul fronte prevenzione che il territorio di Siena, batte tutte le altre province.
Lo stato clinico dei cittadini al momento dell’esecuzione del tampone, da marzo 2020 a ora, è risultato il 53,76% delle volte asintomatico: il risultato migliore di tutta la regione dove il fanalino di coda risulta Pistoia con ’solo’ il 32,14% di asintomatici al momento del tampone e lo 0,73% di casi severi al momento del tampone. Per quanto riguarda le diagnosi post-mortem lo 0,07% dei tamponi totali ha rilevato presenza di Covid dopo il decesso. Ma è dalla mappa dei decessi elaborata dall’Ars che emergono alcune sorprese.
La prima è che nessun Comune del nostro territorio è stato risparmiato. Il minimo di vite spezzate è stato di almeno 2 come a Chiusdino, Radicondoli, San Casciano dei Bagni. Ma ci sono Comuni del nostro territorio dove la letalità è stata molto più dura che in grandi città, considerando il rapporto fra decessi e popolazione.
Quello dove il tasso di morti ogni 100mila abitanti è più elevato è Radda in Chianti con 12 decessi (per un tasso di 797 ogni 100mila abitanti); seguono Sarteano con 24 decessi (tasso di 530 ogni 100mila abitanti) e Trequanda con 4 decessi totali (tasso di 332 ogni 100mila abitanti). Per fare un raffronto, nel capoluogo, Siena, si sono contati finora 142 decessi ma il tasso ogni 100mila abitanti è molto inferiore e pari a 262. Dopo Siena il Comune ad aver pagato il tributo più alto in termini di vite (non come tasso, ma in valore assoluto) è Poggibonsi con 76 decessi, seguito da Montepulciano con 34 e Colle Valdelsa con 24, la stessa cifra di Sarteano.
cla.cap