REDAZIONE SIENA

Crac Mens Sana 1871 Macchi: ieri in aula a Siena sfilano i testimoni

"Ho conosciuto Massimo Macchi perché mio marito era direttore sportivo della Mens Sana Basket 1871. la prima persona che mi parlò di lui fu Francesco Bertoletti", inizia così la prima testimonianza nel processo per il crac della società avvenuto nel 2019 che vede imputati i Macchi, padre e figlio. Il primo ieri in aula accanto al difensore Roberto Zingari mentre a sostenere l’accusa era il pm Silvia Benetti. Un’udienza fiume durante la quale sono stati ascoltati sette degli undici testimoni presenti fra cui Massimo Dattile, che sarà sentito però la prossima udienza. A rompere il ghiaccio la moglie del ds della ’1871’ che racconta dell’invito in una barca a Punta Ala, primo contatto da cui era poi nato un incontro di lavoro con Macchi jr, Filippo, che portò all’assunzione da parte della Si Group come assistente personale, società collegata ai Macchi. Quindi ha descritto al pm l’evolversi della situazione fino all’interruzione del rapporto di lavoro da parte sua nel 2018. Dopo di lei sul banco dei testimoni Franca Carta, curatore fallimentare, quando erano ormai le 14. Quindi sono stati ascoltati dal collegio Spina altri cinque testimoni prima di rinviare, giunti alle 18, al 5 ottobre per ascoltare altri sette testimoni e il 19 saranno addirittura sedici quelli del pm.

Parte civile la curatela fallimentare, anche Mps Leasing & factoring e Dm Service.

Nel processo i Macchi devono difendersi tra l’altro dall’accusa di bilanci artefatti e indicazione di crediti inesistenti.