Eleonora Rosi
Cronaca

Cresima nella Rsa, il giovane Jacopo Petrini: “Così c’è anche il nonno”

Il ragazzo che commosse Siena portando un cavallo alla residenza per anziani Campansi, ha ricevuto il sacramento dal cardinale Lojudice alla presenza di tutta la famiglia

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Jacopo Petrini con nonno Fabio subito dopo aver ricevuto la cresima

Siena, 24 novembre 2024 – La cresima nella Rsa per non far mancare nonno Fabio. Così Jacopo Petrini, il giovane che commosse la città lo scorso Natale quando si presentò in Rsa con il cavallo Mithril Fiore, ha ricevuto la cresima ieri mattina nella cappella del Campansi, dopo aver espresso la volontà di condividere il momento con l’amato nonno.

“Sapevo che avrebbe voluto assistere, ma che non sarebbe potuto venire – racconta Jacopo, 14 anni, della Chiocciola –. Considerando che non aveva potuto assistere neanche alla mia comunione, ho pensato che fosse un passaggio importante da condividere con lui. Mio nonno è molto credente e voleva esserci”.

A celebrare il rito, il cardinale Augusto Paolo Lojudice, arcivescovo di Siena-Colle Val d’Elsa-Montalcino e di Montepulciano-Chiusi-Pienza. Insieme a Jacopo ha ricevuto la cresima anche la sua amica e coetanea Manuela Minacci, che ha approfittato dell’occasione, dati alcuni impedimenti logistici che avrebbe avuto prendendo la cresima la domenica con il resto del gruppo del catechismo.

“Ancora una volta dimostriamo che i residenti del Campansi non sono abbandonati e, visto che il nostro slogan è ‘Più socialità e meno medicine’, crediamo che questo sia un esempio pratico e importante per riportare i nostri residenti alle loro famiglie d’origine – il commento di Guido Pratesi, presidente di Asp –. Sua eminenza si è prestato con piacere a questa evenienza e avendo saputo di questo ragazzo, che ama così tanto il nonno da venire a trovarlo anche con un cavallo, tramite don Friuliano si è detto disponibile a cresimare Jacopo. Per noi è un momento importante – la conclusione – perché arrivano per l’occasione parenti dei residenti, che alimentano la vita del complesso. Questo è un obiettivo strategico: più la città partecipa al Campansi, più il Campansi è città”.

E’ stato infatti don Fruiliano, parlando con nonno Fabio, a scoprire che il nipote avrebbe dovuto cresimarsi e a proporre di celebrare il rito in Rsa, un luogo che Jacopo frequenta assiduamente e dove è molto conosciuto anche dagli altri ospiti. “Quando ho parlato con Jacopo sono rimasto colpito da quanto il ragazzo tenesse a vivere questa vicinanza con il nonno – commenta il cardinale Augusto Paolo Lojudice –. La cresima è stata anticipata di un solo giorno rispetto a quella del gruppo dei ragazzi del catechismo ed è stata un’occasione per i ragazzi di avvicinare un luogo particolare, che è un luogo di rifugio e sofferenza, ma anche di cura, vicinanza e prossimità a chi si trova, per età o altre ragioni, in difficoltà di salute”.