CRISTINA BELVEDERE
Cronaca

Crisi Beko, la Regione cala l’asso. Un milione per la formazione

Firmato l’accordo con i sindacati: fondi Pnrr disponibili solo se il piano industriale tutelerà sito e operai

Crisi Beko, la Regione cala l’asso. Un milione per la formazione

Firmato l’accordo con i sindacati: fondi Pnrr disponibili solo se il piano industriale tutelerà sito e operai

Firmato l’accordo di progetto da quasi un milione di euro di fondi Pnrr per la formazione e la riqualificazione dei 299 lavoratori dello stabilimento Beko Europe di Siena. A ’calare l’asso’ in una vertenza che nei mesi ha assunto la connotazione di una vera e propria partita a poker, il consigliere delegato del presidente Eugenio Giani per le crisi industriali, Valerio Fabiani, che ieri ha ricevuto i sindacati di categoria per il via libera definitivo all’intesa.

Daniela Miniero, segretaria Fiom Cgil Siena, entra nel dettaglio: "L’accordo ha un’importante valenza politica, perché restituisce ai sindacati e alla Regione stessa il ruolo di protagonisti sul tavolo ministeriale. Come? L’atto firmato dalle parti sociali presuppone non solo di conoscere i contenuti del piano industriale di Beko, ma anche che questo sia convincente in termini di tutela dei siti produttivi e dei livelli occupazionali". E ancora: "La somma messa a disposizione dalla Regione presuppone che l’azienda nel piano industriale preveda il rilancio e la riqualificazione della produzione a Siena – continua Miniero –. L’accordo di formazione del personale sarà infatti operativo previa intesa tra Beko e sindacati".

Il documento condiviso da parti sociali e Regione verrà presentato ai vertici della multinazionale turca durante la prossima riunione del tavolo ministeriale. "I fondi Pnrr da quasi un milione di euro (3mila euro per la formazione di ogni lavoratore) si attiverà solo con la presentazione del piano industriale – ribadisce la segretaria di Fiom Cgil –. Quanto ai tipo di formazione, sarà decisa dall’azienda in base alle esigenze, attraverso un accordo con i sindacati".

Il leader della Fim Cisl di Siena, Giuseppe Cesarano, parla chiaro: "Questi voucher formativi servono a farci trovare pronti nel caso di rilancio del sito di viale Toselli. Non si tratta infatti di soldi che la Regione eroga a pioggia, ma di un accordo di progetto finalizzato, che sarà presentato al tavolo ministeriale. Da lì vogliamo uscire sapenddo cosa vuole fare Beko". Cesarano conclude: "Sarebbe infatti scandaloso che i turchi avessero acquistato i cinque siti italiani di Whirlpool per poi chiuderli. Saremmo infatti di fronte a un’operazione di sciacallaggio. In questo caso, speriamo che il Golden power ci aiuti a guadagnare tempo per costruire un ’piano B’".

Massimo Martini, segretario della Uilm di Siena, auspica la convocazione del tavolo a Roma entro la metà di novembre": "I voucher formativi si concretizzeranno solo se prima si conoscerà il piano industriale. Vogliamo capire se Beko intende procedere a una ristrutturazione interna, all’inserimento di altre produzioni o se intenda chiudere. A noi spetterà dire se il piano industriale è sostenibile e, di conseguenza, attivare la formazione". Poi il commento politico: "Questo accordo è un importante passo avanti. La Toscana è infatti l’unica Regione ad aver fatto qualcosa di concreto nella vertenza, che coinvolge anche gli altri siti Beko italiani".