REDAZIONE SIENA

Crisi Beko protagonista al ’Franchi’. Lo striscione dei tifosi della Robur ’Vicini a chi lotta per il lavoro’

Solidarietà per i 299 lavoratori che oggi saranno sflieranno in corteo. Nel pomeriggio summit in Provincia

Lo striscione di solidarietà verso gli operai dello stabilimento Beko esposto ieri dai tifosi bianconeri durante la partita contro il Trestina

Lo striscione di solidarietà verso gli operai dello stabilimento Beko esposto ieri dai tifosi bianconeri durante la partita contro il Trestina

La crisi Beko sbarca in curva allo stadio Franchi. I tifosi bianconeri hanno esposto ieri durante la gara contro il Trestina uno striscione con la scritta ’Vicini a chi lotta per il lavoro’, in segno di solidarietà nei confronti dei 299 lavoratori dello stabilimento di viale Toselli, la cui chiusura è annunciata per edicembre 2025. Intanto oggi la vertenza torna protagonista con due appuntamenti: alle 9 partirà dalla Lizza il corteo degli operai che vedrà anche la partecipazione dell’arcivescovo Augusto Paolo Lojudice e del presidente della Regione Eugenio Giani. I lavoratori percorreranno le vie del centro storico fino a piazza Salimbeni, dove è previsto il comizio con i sindacati e i rappresentanti delle istituzioni. Nel pomeriggio invece è in calendario la riunione del tavolo convocato dalla presidente della Provincia Agnese Carletti, che riunirà i sindaci del territorio, i vertici regionali, i parlamentari eletti nel Senese, i sindacati, la Camera di commercio e gli Industriali per fare il punto della situazione. L’idea è cercare di trattenere a Siena la multinazionale turca e, in alternativa, cercare nuovi investitori per il sito di viale Toselli. Intanto l’Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani (Uncem) di Toscana e Marche auspica "un lavoro risolutivo da parte del ministero guidato da Adolfo Urso".

Il parlamentare Nicola Fratoianni, Avs, annuncia un’interrogazione ai ministri Urso e Calderone: "Il Governo si attivi per scongiurare la chiusura degli stabilimenti Beko in Italia". Infine la vertenza irrompe anche nel congresso del Pd di Siena, con l’ordine del giorno di Giulia Periccioli.

C.B.