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Cristallo di Colle patrimonio Unesco. Il Comune mette il Museo in rete

Amministrazione capofila del progetto che unisce tutte le realtà italiane dedicate alle produzioni vetrarie

Cristallo di Colle patrimonio Unesco. Il Comune mette il Museo in rete

Firmato il protocollo di intesa per la costituzione della ‘rete nazionale dei musei del vetro e del cristallo’. Uno step importante per rendere il cristallo di Colle patrimonio Unesco. Dopo la firma da parte del Comune di Colle e quello di Firenze dell’accrdo per la valorizzazione congiunta della figura di Arnolfo di Cambio, arriva anche un passo importante sul cristallo. Il protocollo di intesa relativo alla realizzazione della rete dei musei vedrà il Comune di Colle giocare un ruolo strategico. Questo percorso è arrivato a conclusione degli aspetti burocratici, ma ora sarà fondamentale portare avanti queste decisioni con azioni concrete. Si tratta, comunque, del primo fondamentale passo verso la costituzione della rete nazionale, che non solo permetterà di attivare azioni congiunte per la promozione e la valorizzazione della manifattura vetraria italiana e del sistema museale a essa collegato, ma soprattutto si porrà come azione decisiva per il riconoscimento dell’arte della lavorazione del vetro e del cristallo in Italia come patrimonio immateriale dell’Unesco, al pari di altre importanti realtà europee che hanno già visto assegnato questo significativo riconoscimento.

La riqualificazione del Museo del Cristallo ha permesso di riattivare un dialogo iniziato alcuni anni fa, quando il Museo del Cristallo di Colle, il Museo del Vetro di Murano, il Museo del Vetro di Piegaro, il Museo dell’Arte Vetraria Altarese e la Mostra permanente sul Vetro preindustriale di Gambassi Terme avevano intrapreso un percorso finalizzato all’istituzione di una rete nazionale dei musei del vetro e del cristallo. Le interlocuzioni, interrotte per motivi burocratici e logorate dall’impossibilità di proseguire in presenza per l’arrivo del Covid-19, sono ripartite in occasione della riapertura del Museo del Cristallo lo scorso dicembre ed anche grazie agli eventi ad essa collegati, come la tavola rotonda sul turismo industriale dello scorso 9 marzo, dove tutti musei erano rappresentati. Dei binari, quindi, ben tracciati per valorizzare questa importante risorsa che fa di Colle la sua identità. La speranza è quella che il fulcro di questa operazione sia proprio Colle ed il suo museo. il Museo del Cristallo è, infatti, diventato meta di visita da parte di numerosi ospiti ed è tornato ad essere popolato dai colligiani che ritrovano tra i corridoi espositivi o nelle vetrine allestite la storia della propria città, il tratto forse più identitario della comunità colligiana. Tutti tasselli che serviranno per la valorizzazione del cristallo.

Lodovico Andreucci