
Cristina D’Avena show "Così tiro fuori il bambino che è in ciascuno di voi"
Interi pomeriggi trascorsi davanti alla tv, a sognare un amore come quello di Licia, o una carriera da campioni come Holly e Benj e Mila e Shiro. Con gli occhi a cuoricino, davanti all’incantevole Creamy o il sorriso stampato per le avventure di quella combinaguai di Pollon. Niente Instagram o Tik Tok, solo compiti e Bim Bum Bam: con la voce di Cristina D’Avena sono cresciute generazioni di bambini. Quegli stessi bambini che oggi, adulti forse un po’ nostalgici, affollano i suoi concerti. Ballano e cantano, conoscendo ogni sigla a memoria, e si commuovono pure. "Non c’è da vergognarsi – dice lei, Cristina – perché è giusto che quel bambino che ognuno ha dentro, ogni tanto venga fuori. Magari è proprio quel bambino che aiuta a superare i momenti più difficili, va sempre ascoltato".
Fa sold out, Cristina D’Avena, ai suoi concerti e anche in quello di giovedì sera, in Fortezza, organizzato nell’ambito del Siena Summer Festival, gli ultimi ritardatari si sono dovuti fermare all’ingresso: tutto esaurito. Si è lanciata sul palco, presentata da Giacomo Muzzi, insieme agli irriverenti Gem Boy, alla sferzante ironia con cui la band rivisita sigle e canzoni (da Heidi a Dolce Remì) sfacciatamente politically incorrect. Sono andati a braccetto per più di due ore, trascinando tutti sigla dopo sigla: da Pollon, Tazmania, All’arrembaggio, le intramontabili Mila e Shiro, I Puffi, Kiss me Licia, E’ quasi magia Johnny e, come gran finale, Occhi di Gatto. Ogni ritornello l’immagine di un pezzo di vita passato: una discussione con babbo che vuole vedere il tg, una fetta di pane all’olio preparata da nonna, un esercizio di matematica troppo difficile. Tra il pubblico, anche loro, i protagonisti dei cartoni: i ragazzi della scuola di ballo Tuttifrutti, artisti del cosplay, hanno interpretato per l’occasione Pollon, Apollo, Eros, Emy… diventando bersaglio di foto e selfie. Come lei, Cristina: 40 anni di carriera e di successi. "Credo che il segreto sia essere sempre se stessi – spiega l’artista –. Dopo quasi 4 anni è sempre un’emozione fortissima salire sul palco; quando cresci davvero con il tuo pubblico instauri un rapporto quasi fraterno: ci viviamo da sempre e quando ci incontriamo ci divertiamo. Credo di essere una voce talmente tanto familiare che è difficile trovarmi una sostituta. E poi io mica voglio fermarmi… andrò vanti per altri mille anni. Qui a Siena Siete stati calorosissimi, meravigliosi, mi avete dato energia. Grazie, vi ho tutti nel cuore e sono felice di avervi regalato un po’ di felicità. E questo sorriso non permettete a nessuno, dico a nessuno, di portarvelo via". Angela Gorellini