Crolla il tetto dell’ex asilo Polemiche a Buonconvento "Un incidente annunciato"

Il palazzo Grisaldi del Taja ha ospitato per decenni i bambini del paese, ora versa in precarie condizioni. La frana notturna ha riacceso il dibattito sulla sua manutenzione.

Crolla il tetto dell’ex asilo  Polemiche a Buonconvento  "Un incidente annunciato"

Crolla il tetto dell’ex asilo Polemiche a Buonconvento "Un incidente annunciato"

Un crollo che ha fatto molto ‘rumore’. In tutti i sensi. Ha ceduto una grossa porzione del tetto del palazzo Grisaldi del Taja, a Buonconvento, storico edificio Liberty dei primi anni del ‘900 che per lungo tempo è stato l’asilo di generazioni e generazioni di buonconventini. Il crollo è avvenuto nella notte e ha subito provocato accese polemiche. Anche a livello politico. "Eccoci: come previsto il tetto di questo antico e pregiato palazzo, è franato – lamenta Fabio Papini, capogruppo del centrodestra in consiglio comunale –. Era una cosa annunciata, ma nessuno ha fatto nulla o si mosso per evitare questo scempio. Adesso il Comune, proprietario dell’immobile donato dalla famiglia Grisaldi del Taja, dovrà prendersi le proprie responsabilità".

Per tanto tempo, fino a pochi anni fa lo splendido palazzo ha ospitato i bambini in età da scuola materna. Anche per questo, la comunità è molto legata a questo luogo depositario di memoria. Gli anni, gli agenti atmosferici e la presenza di una falda acquifera nel terreno qualche anno avevano messo fuori uso tre sale del palazzo, che quindi era stato dichiarato inagibile per motivi di sicurezza. L’edificio versa in precarie condizioni, ma purtroppo l’attesa ristrutturazione e messa in sicurezza non è arrivata.

L’interno è impreziosito da decorazioni liberty realizzate dal pittore senese Primo Lavagnini, con puttini che reggono cartelle con motti morali rivolti ai fanciulli e agli educatori ("Siate buoni", "Siate felici", "Amate i genitori", "Amate la Patria, amate Dio", "Educare è amare" e così via), scelti dal vescovo Battignani. Il palazzo Grisaldi del Taja, in via Dante Alighieri, è attiguo a un altro edificio particolarmente ‘acciaccato’ e da anni non agibile: la ex caserma dei carabinieri.