Una nottata da incubo quella tra giovedì e venerdì dopo l’ondati di maltempo che si è abbattuta sul territorio di San Gimignano. E ancora una volta le zone più colpite dalla valanga d’acqua sono quei territori lungo i piccoli torrenti che si sono fatti grossi in un batter d’occhio e lungo il corso del ‘grande’ fiume L’Elsa.
Dopo tanta acqua e tanto lavoro da parte della macchina del comune su strade e altro con ancora da fare i conti dei danni subiti. Per fortuna sembrerebbe, dalle prime indagini che vigneti e oliveti non siano stati troppo toccati dal potente nubifragio. Dunque la pioggia torrenziale della nottata di ieri che ha scaraventato acqua fino a dopo l’alba su tutta la vallata del territorio di San Gimignano una strisciata battente dal piccolo rigagnolo del torrente Foci allagando il vecchio "molino dei Foci" ( l’albergo ad un passo dall’area archeologica della riscoperta Villa Romana); nei Riguardi e a Ponte a Rondlino. La più colpita che ha dato di fuori oltre gli argini dell’Elsa sul territorio delle torri nel piano industriale di Cusona, San Galgano fino alla Steccaia di Badia Elmi alle porte di Certaldo. Una famiglia di sei persone di una villetta lungo l’argine dell’Elsa di Cusona è stata messa al sicuro dalla macchina dei soccorsi del Comune con il sindaco Andrea Marrucci con le pattuglie della Municipale e altre forze operative hanno lavorato tutta la notte. La famiglia è stata alloggiata a spese del comune in albergo alle Renaie di Pancole fino a quando l’acqua dell’Elsa si sarà ritirata nel suo naturale letto. Le strade da ieri sera, dicono dalla macchina delle operazioni, sono state riaperte e gli smottamenti e due frane messe in scurezza. Insomma una valanga d’acqua che ha tenuto il fiato sospeso fino e dopo l’alba.
Romano Francardelli