di Riccardo Bruni
"Un’immagine fortissima, di quelle che una volta viste non le dimentichi più". Il fotografo americano Steve McCurry, intervistato da RaiUno, ha descritto così la fotografia del turco Mehmet Aslan. ’Hardship of life’. L’immagine chiave di questa edizione del Siena Photo Awards, non solo perché è lo scatto vincitore assoluto del concorso, ma anche per il modo in cui ha colpito le coscienze portando l’attenzione dei media mondiali sul festival senese e soprattutto sul dramma della Siria.
Anche l’attrice Angelina Jolie, la stella più sfavillante che in questi giorni è stata sul red carpet del Festival del Cinema di Roma, ha infatti postato una storia sul suo Instagram citando l’intensità dell’immagine, riportata nei giorni scorsi dal Washington Post, che ha intervistato la madre di Mustafa, il bambino siriano di 5 anni nato senza braccia e gambe ritratto tra le braccia del padre Munzir, mutilato di una gamba. E la stessa emozione ha colpito un altro celebre fotografo in scenari di guerra, Robert King.
È stata scattata in Turchia, nel distretto di Reyhanli, nella provincia di Hatay, vicino al confine con la Siria. La famiglia di Mustafa è arrivata lì tre anni fa, fuggendo dalla Siria, come altre centinaia di migliaia di profughi. Il piccolo, che ha cinque anni, è affetto da una malformazione dovuta dell’assunzione di farmaci da parte della madre, colpita anche dai gas nel corso dei combattimenti nella regione di Idlib. Hanno girato ospedali e villaggi cercando aiuto per le cure.
Adesso proprio dal Siena Photo Awards partirà un’iniziativa di solidarietà rivolta al piccolo. Nel frattempo, venerdì si apre il secondo fine settimana di mostre. Lo scatto di Aslan si trova esposto per ‘Imagine all the People Sharing all the World 2021’, la mostra allestita all’ex distilleria Lo Stellino.
Tutte le mostre del Siena Awards rimarranno aperte fino al 5 dicembre e saranno visitabili il venerdì dalle 15 alle 19, il sabato e la domenica dalle 10 alle 19.