di Rosario Simone
"Non vedo l’ora di partire. Sono molto emozionato". Attesa e partecipazione per una partenza imminente possono essere cosa normale per i più, ma il viaggio di cui parla Giuseppe Di Michele, un giovane insegnante residente a Monteroni d’Arbia, è tutt’altro che un’esperienza qualsiasi.
"Ho aderito a Green Hopes Gaza – spiega –, un progetto di scambi culturali organizzato dalla ong Associazione Cooperazione e Solidarietà in Palestina, la quale ha messo in piedi una carovana italiana che a sua volta avrà accesso per un Forum delle donne e svariati scambi culturali in diversi settori". Il gruppo farà ingresso nella striscia di Gaza dal valico di Erez nella giornata di domani per partecipare a una settimana assai intensa di workshop e altre iniziative.
"Tutto è nato dall’incontro con un cittadino palestinese e la cooperante Meri Calvelli che si occupa da tempo di Palestina – racconta Di Michele –. Mi si è aperta una finestra su una situazione a me ignota fino a quel momento. Ora ne parlo anche a scuola con i miei studenti. Finalmente vado ad affacciarmi in prima persona a quella realtà".
Gli chiediamo in cosa consiste la neonata iniziativa ’I love Gaza’: "Si tratta di un’azione sorta dall’idea di estendere la partecipazione al mio viaggio in cambio di una donazione".
Ma l’insegnante non è il solo nella nostra provincia ad occuparsi di questi temi: "La comunità che ama e supporta la Palestina a Siena conta alcune decine di persone. Ci incontriamo in occasione delle singole iniziative o dei presìdi. Sovente registriamo la partecipazione straordinaria di lavoratori e studenti solidali, provenienti anche dalle aree limitrofe. All’ultimo presidio (maggio 2021) eravamo in più di duecento". E circa il supporto alla popolazione di Gaza: "Sarà di due tipi: economico e culturale. Economico per cercare di sopperire al taglio dei finanziamenti internazionali. Culturale per preservare memoria e cultura palestinesi. Durante la nostra permanenza nella Striscia – evidenzia – terrò un workshop di Pasta&Pizza nel ristorante Al Taboon di Gaza City. Racconterò giorno per giorno il viaggio usando il canale Telegram ilovegazailviaggio, attivo per la sola consultazione da domani al 12 giugno". E ancora: "Il dramma dell’embargo israeliano è che limita spostamenti e attività economiche. La disoccupazione a Gaza supera il 50% della forza lavoro. Il workshop su pasta e pizza Sono due prodotti interpretati in maniera differente in Italia e in Palestina. Io porterò il mio know how. Usando Telegram renderò conto anche di questa inedita esperienza", conclude.