
Ha subìto meno di un anno fa il trapianto di rene, ma non ha tardato a ripresentarsi sul green per le competizioni internazionali di golf. Avvenimenti di un certo prestigio che lo avevano già visto protagonista nel periodo in cui si sottoponeva a dialisi. Adesso Riccardo Bianciardi, trentunenne di Poggibonsi, atleta paralimpico della nazionale e tesserato per il Circolo L’Abbadia di Colle di Val d’Elsa, è riuscito anche a scalare il ranking mondiale della sua categoria. Merito di una enorme applicazione e del desiderio di combattere contro le avversità quotidiane da parte di Riccardo, diploma di operatore turistico e un lavoro presso il supermercato Coop di Poggibonsi, a Salceto. Al Circolo La Mandria di Torino, per il Trofeo Giovanni Nasi riservato a persone con disabilità, Riccardo è salito sul gradino più elevato sbaragliando una concorrenza di ben settanta giocatori da tutta Europa e da Israele: primo posto nella manifestazione all’interno del Tour Edga, European disabled golf association. "All’inizio non ero molto fiducioso - spiega Riccardo Bianciardi - visto che avevo ripreso da pochi mesi l’attività agonistica dopo il trapianto all’ospedale di Careggi a Firenze. Invece, al termine delle diciotto buche, il risultato mi ha dato ragione e ho avuto la soddisfazione di progredire in maniera inaspettata all’interno della mia categoria di punteggio, il netto, passando di colpo, grazie a questo successo, dalla posizione numero 112 alla quinta nel mondo". Si spalancano ora le porte, per Riccardo, verso ulteriori occasioni di confronto tra gli azzurri del golf paralimpico. Intanto la convocazione, per il prossimo ottobre a Roma, nella sfida Usa-Europa. Una sorta di simulazione di quella che sarà poi nel 2023 la Ryder Cup, ovvero uno degli appuntamenti più importanti nel cartellone internazionale. A novembre un altro torneo, stavolta in Portogallo, quindi un’ulteriore chiamata a una rassegna in Belgio per un golfista lanciato ormai in direzione di palcoscenici di valore grazie alla sua perseveranza e alle qualità messe in mostra nel tempo con incrollabile dedizione. "In accordo con il mio club di appartenenza, il Circolo L’Abbadia presieduto da Marzia Checcucci, sto inoltre cercando contatti per eventuali sponsorizzazioni", osserva in conclusione Riccardo Bianciardi. Un modo per cogliere il momento, in previsione di nuove opportunità sul green.
Paolo Bartalini