RICCARDO BRUNI
Cronaca

Dal medioevo all’epoca moderna. Riapre la Galleria civica di Siena

Nel cuore di Siena, la Galleria civica di Palazzo pubblico si presenta con un nuovo allestimento. Un viaggio nell’arte senese,...

Un interno della Galleria civica di Siena, la ex Quadreria

Un interno della Galleria civica di Siena, la ex Quadreria

Nel cuore di Siena, la Galleria civica di Palazzo pubblico si presenta con un nuovo allestimento. Un viaggio nell’arte senese, dal medioevo all’epoca moderna, attraverso una selezione di circa quaranta opere, di proprietà comunale, esposte nelle sale che si affacciano sul Cortile del Podestà, chiuse al pubblico dal 2017 e riaperte il 21 dicembre.

Il recupero delle tre sale museali, realizzato in più stralci, è stato frutto di un lungo lavoro di studio e ricerca, che oggi sarà ripercorso e raccontato in occasione di un incontro fissato per le ore 17 nella Sala delle Lupe, durante il quale interverranno la sindaca Nicoletta Fabio, il dirigente del servizio amministrativo opere e lavori pubblici Paolo Ceccotti, la responsabile del procedimento sulle politiche culturali Monica Vanni, la responsabile unico del procedimento Caterina Biagini, e la curatrice dell’allestimento Veronica Randon.

"L’intervento realizzato – spiega Biagini – è iniziato con un percorso di valorizzazione del museo, progettato per accedere ai finanziamenti del Ministero della cultura. Le opere che sono state selezionate ripercorrono un andamento cronologico dell’arte senese". Ma sicuramente questo è uno di quei casi in cui alla bellezza delle opere esposte si aggiunge quella dello spazio in cui si trovano. La Galleria civica (ex Quadreria) restituita al pubblico è composta da queste tre sale che ruotano attorno al Cortile del Podestà.

"L’edificio storico – sottolinea ancora l’architetto responsabile del procedimento – è stato uno degli elementi che hanno indirizzato in modo più netto l’intera progettazione. Era indispensabile che l’edificio avesse un risalto, così come le opere che sono in mostra al suo interno". Tornano visibili, dopo anni, in un percorso cronologico studiato per guidare il visitatore attraverso l’arte senese dall’epoca medievale a quella moderna, importanti opere di artisti come Ambrogio Lorenzetti, Niccolò Di Ser Sozzo, Neroccio di Bartoloneo De’ Landi, Iacopo Della Quercia, Giovan Antonio Bazzi detto il Sodoma, Alessandro Casolani, Ventura Salimbeni, Francesco Vanni e Bernardino Mei. Un percorso che va quindi a completare l’itinerario del visitatore, articolato attraverso le sale monumentali di Palazzo Pubblico e i capolavori che custodiscono.

Riccardo Bruni