"A fronte degli ingenti danni alle coltivazioni e alle aziende agricole in molte aree della Toscana, sono necessari interventi urgenti. Su tutti la messa in sicurezza dei territori, il riconoscimento dei danni e l’erogazione immediata dei risarcimenti". A sottolinearlo è Valentino Berni, presidente Cia Agricoltori Italiani della Toscana, in seguito ai nubifragi che nella giornata di giovedì hanno interessato principalmente le province di Siena e di Livorno. Nel Senese, il maltempo ha interessato soprattutto il capoluogo e la vicina zona di Sovicille. "Ad avere la peggio sono le uve, tanto da compromettere irrimediabilmente la parte finale della vendemmia. Ma anche campi allagati e aziende senza corrente elettrica – prosegue la Cia – costrette ad interrompere le lavorazioni in cantina. Restano monitorati gli oliveti, come ha reso noto la Cia Siena".
Da subito inoltre Coldiretti Toscana ha segnalato, per quanto riguarda l’alluvione nella nostra provincia, "grande preoccupazione per le semine autunnali e qualche difficoltà per alcune aziende che devono terminare la vendemmia. Impossibile, al momento, anche solo azzardare il danno economico per le imprese e le colture. Ci sarà da attendere i prossimi giorni per avere un quadro definitivo".
Un altro capitolo delicato della ripartenza riguarda lo smaltimento dell’enorme quantità di rifiuti che è stata accumulata liberando terreni, case e negozi.
"Grazie all’impegno dei propri dipendenti ed alla disponibilità delle cooperative e aziende del territorio che operano sotto il coordinamento della società, Sei Toscana si è subito attivata per attivare servizi di pulizia a supporto di alcuni Comuni della provincia di Siena e della Val di Cornia colpiti dalle violente precipitazioni delle ultime ore", annuncia Sei. E da sabato è già iniziata "l’attività di raccolta straordinaria dei rifiuti alluvionati. Modalità di ritiro ed esposizione dei materiali comunicate tempestivamente in accordo con i Comuni interessati", spiega ancora la società.
E’ arrivata poi dalla Cgil Siena la richiesta di un tavolo di confronto con il Comune. "Un pomeriggio di pioggia è stato sufficiente a bloccare la città, con ricadute pesantissime su lavoratori e pendolari confermando la fragilità infrastrutturale di Siena, questione che da tempo, come Cgil, denunciamo nell’indifferenza più totale dell’amministrazione. La città si è trovata improvvisamente senza collegamenti ferroviari, con strade e parcheggi allagati, l’unica piscina cittadina inagibile, attività economiche e negozi chiusi e danneggiati. Per non parlare della chiusura delle scuole. Il pensiero e il ringraziamento della Cgil va ai lavorati pubblici e privati che si sono impegnati alacremente per riportare la situazione alla normalità e in particolare ai dipendenti di Protezione civile, Provincia e Comune che operano, tra l’altro, in condizione di carenza di organico. Quanto accaduto – osserva la Cgil – non può essere derubricato ad evento imprevedibile e occasionale, ma deve interrogare politica, istituzioni e parti sociali tutte sul futuro di un territorio penalizzato da un cronico isolamento e da evidenti carenze infrastrutturali. I nostri appelli all’Amministrazione per aprire un tavolo di confronto su questi temi sono caduti nel vuoto, ma quanto accaduto dimostra che se vogliamo il bene della città, del lavoro e della sua economia, tale ragionamento va affrontato senza ritardi".