di Patrizio Forci
Crudele, spietata, (quasi) sempre veritiera: l’enciclopedia Wikipedia non fa sconti a nessuno, e non ha fatto eccezioni nemmeno a Luigi Datome. Nel pianeta è già ufficialmente "un ex cestista italiano, di ruolo ala piccola, professionista in NBA e in Europa". Con le lacrime agli occhi, poche ore fa, ha posto fine alla sua lunga carriera, onorando la maglia azzurra fino all’ultimo in un Mondiale di basket che non è stato fortunato per l’Italia. Nel 2023 Gigi Datome pone fine al suo curriculum di giocatore di basket, che ha avuto un percorso contrassegnato casualmente dai numeri 2 e 3: è alto 203 centimetri, nel 2013 ha fatto l’esordio nella NBA con i Detroit Pistons, e nel 2003 arrivando a Siena e indossando la maglia della Mens Sana ha indirizzato la sua passione verso il professionismo. Merito sicuramente suo, e anche di chi venti anni fa - da Simone Pianigiani a Ferdinando Minucci e Jacopo Menghetti - ha intravisto il suo talento ed ha fatto una grossa scommessa. Riuscendo a battere la concorrenza della Benetton Treviso - Datome è nato a Montebelluna, citta della madre - con un’opera di convinzione su entrambi i genitori e soprattutto sul padre, presidente del Santa Croce di Olbia.
Gigi all’età di 16 anni approda alla Montepaschi di Carlo Recalcati, e riesce a salire ben presto su un palcoscenico internazionale. A fine aprile 2004 viaggiammo insieme nell’aereo che ci portava da Roma a Tel Aviv, dove la Montepaschi partecipò alla prima delle sue quattro Final Four di Eurolega. Datome scese in campo nel torneo parallelo Nike International Junior Tournament nella Mens Sana che in finale fu sconfitta dai giganti del CSKA Mosca. Sono passati da allora 19 anni, e per Datome nel frattempo si sono spalancate tutte le porte dell’empireo del basket. Ma già allora, diciassettenne, sul trampolino di lancio di Siena, Gigi Datome mostrava sicurezza sugli obiettivi che voleva raggiungere, dimostrando grande volontà di applicazione nel ’lavoro’ e nell’apprendimento: e i suoi sacrifici sono stati ampiamente ricompensati. Era nata una stella, e la Mens Sana ha acceso i suoi primi bagliori.