PINO DI BLASIO
Cronaca

David Rossi, una morte che non è più 'affare di Stato'

Lo scioglimento delle Camere anticipa la fine della commissione d’inchiesta. Restano le divisioni dopo la maxi perizia

Siena, 21 luglio 2022 - La crisi di governo e lo scioglimento delle Camere per il probabilissimo voto anticipato, oltre alle partite molto più importanti per l’Italia e la provincia di Siena, interrompe anche la vita della commissione parlamentare d’inchiesta sulla morte di David Rossi. All’indomani della maxi perizia dei Ris, Ros, Racis e medici legali, che avrebbe dovuto avvicinare il romanzo delle ìnchieste alla parola fine. E che invece si è infranta con i presunti colpi di scena, i distinguo sulle ferite non spiegate con la caduta, i video scoperti nove anni dopo, di notte, un mese prima della divulgazione della perizia, dall’onorevole Migliorino. E quindi il fronte del dubbio si sposta su altri terreni, come in un eterno gioco dell’oca si torna a parlare di istigazione al suicidio, che è la prima ipotesi con la quale è stata aperta l’inchiesta sulla morte di Rossi. 

Se le Camere saranno sciolte, alla Commissione non resterà che preparare la relazione finale, magari aggiungendo qualche audizione e con il nodo dell’esperimento giudiziario a Siena calendarizzato per settembre, in campagna elettorale. La morte di David Rossi non sarà più un affare di Stato, ma un invito istituzionale alle procure di Siena e Genova a vagliare i nuovi spunti investigativi. Mentre la famiglia continuerà la sua legittima battaglia alla ricerca della verità e delle eventuali responsabilità legate al suicidio.

"Siamo arrivati a un punto fermo e sicuro: David è stato picchiato prima di precipitare. Quelle ferite prima delle ore 18, non le aveva". Il fratello di David, Ranieri Rossi, fratello di David Rossi, affida alle agenzie i suoi dubbi sulla conclusione della maxi perizia. «Secondo il Ris si è suicidato, ma quando si fanno certe affermazioni si devono fornire esperimenti e metodi usati - osserva Ranieri Rossi - Chiederemo come hanno fatto ad arrivare a queste conclusioni perché il filmino della simulazione, secondo noi, non dimostra nulla». “Per il momento restano forti dubbi» aggiunge il fratello dell’ex manager che ribadisce anche la gravità del nuovo video che dimostra che quella principale non era l’unica possibile uscita dalla banca quella sera. «Poteva entrare e uscire chiunque, al contrario di quanto è stato detto per anni. Mi dispiace che ci siano fazioni; ci vorrebbe più attenzione per la famiglia. Non ho mai visto storie analoghe, in cui si discute se si tratti di omicidio o suicidio, nelle quali tante persone parteggiano per chiudere il caso, come molti fanno qui a Siena», è la conclusione amara di Ranieri Rossi. 

Però è la plastica rappresentazione di quello che è accaduto in questi anni, con troppe bufale e falsità, dai presunti festini hard alle mail postume, per tacere di dichiarazioni in commissione palesementte false, avallate anche dalla famiglia.