REDAZIONE SIENA

De Mossi replica al centrodestra "Castagnini è un civil servant L’erede migliore della giunta"

Il sindaco ricorda ai partiti di essersi fatto da parte. "Fallito il tentativo unitario, ho deciso di appoggiare il candidato a me più vicino". L’assessore Benini: "Il Governo fa moine a Italia Viva".

De Mossi replica al centrodestra "Castagnini è un civil servant L’erede migliore della giunta"

"La libertà per me è sempre stata centrale. Il senso della mia sfida di cinque anni fa è stato proprio questo: rompere i blocchi, i monopoli, i vecchi conservatorismi partitici che nel tempo avevano fatto così tanto male a Siena. Ma, al di là della politica, io sono un uomo libero. Faccio scelte che penso vadano nell’interesse della mia comunità. E continuerò a farle fino al mio ultimo giorno da sindaco, a servizio della città, come i cittadini mi hanno chiesto di fare".

Il sindaco Luigi De Mossi replica così al documento firmato dai partiti di centrodestra che lo accusano di essere diventato sindaco partendo al fianco dell’onda verde di Matteo Salvini e di aver virato ora a sinistra, a fianco di Scaramelli e di Italia Viva. "Ho scelto Massimo Castagnini perché, come me, ha l’anima del civil servant - spiega De Mossi, rivendicando la sua scelta -. Non è un caso che io lo abbia voluto, anni fa, alla guida dell’allora Siena Parcheggi, chiedendogli di applicare la sua esperienza di manager a un obiettivo strategico ambizioso: creare una società multiservizi comunale che potesse aiutare il processo di modernizzazione della nostra città. Non gli ho chiesto cosa votasse alle elezioni politiche. Mi interessava, e mi interessa, solo la città e chi ha le capacità per amministrarla. C’è bisogno di proseguire quel percorso di riforme che con tanta fatica abbiamo avviato in questi anni. Castagnini in questo rappresenta l’erede migliore della mia esperienza: come me non viene dalla militanza politica organizzata, ha avuto successo nel privato, ha mostrato le sue capacità prima di entrare nell’agone politico".

"Alle forze del centrodestra con cui abbiamo governato con successo in questi 5 anni, facendo tanto per Siena, voglio ricordare - conclude De Mossi - che sono stato io a farmi da parte, a dicembre, nello sforzo di rasserenare un clima che si era inutilmente innervosito. Lasciando loro la libertà, e la responsabilità, di costruire un’alternativa unitaria. Quando il tentativo è fallito, ho deciso, nella mia libertà, di appoggiare il candidato che più chiaramente si proponeva di portare avanti il lavoro da me iniziato. Per il resto, io continuo a fare il mio lavoro da sindaco. Ci sono tante cose da fare, lavori da seguire, bisogni da soddisfare. Poi passerò il testimone, con la serenità di chi pensa di aver fatto il proprio dovere per la comunità senese".

A rincarare la dose, la nota al veleno dell’assessore Paolo Benini. "L’onorevole Francesco Michelotti quando è stato eletto a Roma ha chiesto il voto di Massimo Castagnini? E i candidati dei partiti di centrodestra alle Regionali hanno rifiutato voti di Sinistra? Il sindaco De Mossi sarà rimasto deluso della lettera di tradimento sottoscritta dai partiti di centrodestra a dicembre? E infine, cari partiti di Centrodestra, non abbiamo governato la città insieme a Mauro Marzucchi? E’ più a sinistra Marzucchi o Scaramelli? Il Governo attuale non fa moine a Italia Viva?".