
Fantini, cavalli, fondo della pista: Siena all’avanguardia ma il decreto va studiato (Foto Lazzeroni)
Siena, 13 marzo 2025 – Il colpo di scena? Prima di quanto ipotizzato, ossia la scadenza il 17 aprile dell’ordinanza Gemmato. Anche se il sindaco Nicoletta Fabio, nell’ultima riunione con i capitani in Comune, aveva lasciato intendere che i tempi per l’atteso decreto della presidenza del consiglio dei ministri che norma tutte le manifestazioni extra ippodromo, dunque anche il Palio, sarebbe arrivato in tempi brevi. Si scopre così che reca addirittura la data dell’8 gennaio scorso ebbene se pubblicato nella Gazzetta ufficiale del 10 marzo. La firma è del ministro dello sport Andrea Abodi su proposta del collega della Salute Orazio Schillaci e di concerto con quello del Masaf Francesco Lollobrigida.
Un testo composto da 8 articoli con disposizioni, in linea generale, che ricalcano quanto Siena già fa per i cavalli e l’organizzazione della manifestazione. Le mille tutele. Consentendo, come ammette anche il sindaco Nicoletta Fabio (vedi articolo a fianco), di tirare un sospiro di sollievo perché è stata compresa l’unicità del Palio. Ma quello che balza maggiormente agli occhi è che si continuerà a correre in Piazza. Le manifestazioni, infatti, recita l’articolo 3, sono autorizzate dall’autorità competente “anche tenendo conto delle tradizioni, degli usi e delle consuetudini locali, nonché della conformazione architettonica dei siti dove si svolgono”.
Scorrendo il decreto si comprende come mai nel Protocollo equino 2025 si dispone che possono partecipare solo cavalli che hanno compiuto 4 anni alla data della manifestazione: è previsto nel decreto Abodi. Ci sono alcuni aspetti, comunque, che dovranno essere valutati attentamente. Come il passaggio nel quale si afferma “che è sempre consentito l’utilizzo di protezioni per gli arti degli equidi, dietro specifica indicazione del medico veterinario alla cui presenza si svolge la manifestazione”. Finora al Palio i barberi non indossavano protezioni ma andavano ’nudi’. Altro passaggio da soppesare quello nel quale si dice “che la scelta degli equidi, della bardatura, delle attrezzature e della ferratura da usare nonché la successiva ammissione degli animali alla manifestazione deve essere effettuata dal medesimo medico veterinario ippiatra”.
Vero che i mezzosangue vengono mandati alla Tratta, per esempio, dopo la csrematura dei veterinari ma la scelta finale del lotto spetta ai capitani. Come va inteso? In tema di sicurezza Siena ha da insegnare, basta pensare all’ambulanza attrezzata messa a disposizione dalla clinica del Ceppo, alle protezioni nei punti delicati della Piazza come i materassoni da Formula1. Nell’articolo 6 sulle disposizioni relative al tracciato si evidenzia che “sono sempre consentiti gli steccati perimetrali a collo d’oca del tipo manufatto stampato in materiale termo plastico estruso”. Si torna più volte sul fondo delle piste dicendo che “deve essere idoneo ad attutire l’impatto degli zoccoli degli equidi ed evitare scivolamenti, cadute o fratture degli arti”. In particolare la direzione generale per l’ippica del Masaf è tenuta a pubblicare entro 30 giorni l’elenco dei tecnici del fondo e, successivamente, entro 90 i requisiti per la formazione dei nuovi tecnici, sempre del fondo.
Restano ferme una serie di regole ormai già applicate, dal divieto di partecipare al palio per i fantini che nei cinque anni precedenti hanno riportato condanne per reati contro gli animali, inclusi quelli di abbandono e maltrattamento. Oltre a tale prescrizione per i fantini anche l’obbligo di indossare protezioni, sia per il corpo che per il capo, conformi a quelle utilizzate dal ministero dell’agricoltura o dalla Federazione italiana sport equestri. Rispetto all’ordinanza Gemmato, sostiene l’Ansa, “non c’è più il divieto di partecipazione per fantini positivi ad alcol test a campione prima della gara” fermo restando però che all’articolo 7 si ribadisce “che è vietato l’uso di alcol, sostanze stupefacenti o sostanze che esplicano azione dopante da parte dei fantini”.