REDAZIONE SIENA

Degrado all’Antiporto. Decreto di allontanamento per 4 senza fissa dimora

Un quinto consegnato all’uomo che stazionava in via Montanini. Intervento della Municipale che ha chiesto collaborazione alla questura.

Un quinto consegnato all’uomo che stazionava in via Montanini. Intervento della Municipale che ha chiesto collaborazione alla questura.

Un quinto consegnato all’uomo che stazionava in via Montanini. Intervento della Municipale che ha chiesto collaborazione alla questura.

di Laura ValdesiSIENAUna macchina della polizia municipale davanti all’ingresso della risalita che dall’Antiporto scende verso la stazione. Sabato sera. E’ ormai buio però ci sono ancora molte persone. Capiscono subito, soprattutto i frequentatori assidui di questo tracciato che collega il centro storico con piazzale Rosselli, che viene adottato qualche provvedimento nei confronti degli ’abitanti’ della risalita. Che spesso, soprattutto con la temperatura più mite, si spostano proprio sotto l’Antiporto. A mangiare, domire e anche a fare i loro bisogni. Una situazione di degrado che anche La Nazione ha più volte documentato evidenziando che si tratta di persone – niente a che vedere con i richiedenti asilo – in una situazione di difficoltà a cui servirebbe (se solo lo accettassero) un supporto di tipo socio-sanitario. Parte italiani e parte dell’Est Europa, tutti già noti sia alla Caritas che al comune di Siena. C’è anche una donna fra loro che sembra avere bisogno di aiuto. Qualcuno ha problemi di alcolismo, altri ancora tirano avanti chiedendo l’elemosina di qualche spicciolo. Nell’inverno stendono le coperte lungo gli scalini e dormono qui. Spesso accadono liti, c’è qualche eccesso. Sono fioccate le segnalazioni dei cittadini che la sera e durante la notte hanno difficoltà a passare da soli facendo lo slalom. La situazione, anche per quanto riguarda il degrado, è peggiorata. Così il Comune, dopo aver provato in molti modi ad intervenire in primis attraverso i servizi sociali, ha voluto lanciare un segnale forte per tentare di risolvere la situazione. Ed impedire che la risalita diventi il ritrovo dei senza tetto. A quattro di loro infatti è stato consegnato un decreto di allontanamento dalla polizia municipale. Che ha tuttavia valore per 48 ore. Un quinto è stato dato all’uomo che spesso stazionava in via Montanini contribuendo con il suo comportamento al degrado dell’ormai ex via-salotto buono della città. La Municipale ha poi chiesto la collaborazione della questura, altrimenti l’intervento di sabato rischia di non essere efficace. Quali possono essere gli strumenti utilizzati dalla polizia in questo caso? Una recente sentenza della Cassazione sembra impedire ai questori di imporre il foglio di via ai senza tetto. Una persona priva della residenza non può essere cacciata. Almeno non con questo strumento. La soluzione potrebbe essere una sorta di daspo ’locale’, mirato. Riferito a luoghi cosiddetti sensibili.