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Delegazione Pd dal segretario Fossi. Ultima chance per rinviare il congresso

Interlocuzione con il leader del partito toscano, ma pochi margini di manovra

Delegazione Pd dal segretario Fossi. Ultima chance per rinviare il congresso

Interlocuzione con il leader del partito toscano, ma pochi margini di manovra

Un ultimo estremo tentativo per tentare di rinviare il congresso. E’ quello messo in atto ieri da una delegazione di Dem senesi che è partita per Firenze, allo scopo di incontrare il segretario regionale Emiliano Fossi (nella foto). L’occasione è stata l’iniziativa organizzata dall’ex sindaco, oggi europarlamentare, Dario Nardella sul turismo. In questo contesto ci sarebbe stata un’interlocuzione con Fossi, che sarebbe colui che materialmente avrebbe il potere di rinviare tutto. Pare che il segretario regionale abbia accolto la richiesta con una certa freddezza, visti anche gli scarsi margini di manovra.

Ieri intanto la candidata alla segretaria, Rossana Salluce, ha tenuto il suo primo evento elettorale nella sede del circolo di Sant’Agostino, di fatto inaugurando la campagna tra gli iscritti al Pd. Il tutto, mentre sarebbero comunque in corso verifiche per capire se ci sono possibilità di allargare la sua maggioranza anche a coloro che sono stati esclusi dal congresso per motivi di regolamento.

Fermo restando che Piero Fabbrini, alla luce della sua non ammissione alla sfida per la guida del partito senese, non ha presentanto alcun ricorso, la possibilità di riaprire i termini del congresso pare allontanarsi, in mancanza di appigli legali.

L’obiettivo finale di tutti, candidati e non, rimane quello della soluzione unitaria. Almeno a parole. Le contrapposizioni interne non si sono infatti attutite. Neppure il lavoro incessante del commissario Marco Sarracino ha raggiunto l’obiettivo. Inoltre le procedure congressuali sono ormai a uno stato decisamente troppo avanzato per essere ’congelate’.

La partita si gioca dunque tra l’avvocato Salluce e l’ex segretario Simone Vigni. Al netto di ulteriori colpi di scena che, dopo la lettera a Elly Schlein, sembra difficie possano palesarsi.

Cristina Belvedere