
Dal 16 al 18 marzo sarà la Germania ad accogliere i principali produttori di vino
Il mondo del vino fa tappa a Düsseldorf. Dopo Parigi, ecco il secondo appuntamento fondamentale dell’anno: dal 16 al 18 marzo sarà la Germania ad accogliere i principali produttori, per tre giorni di fiera in un contesto di mercato con tanti temi su cui riflettere. Se l’Italia ha chiuso il 2024 con il record assoluto dell’export (superata la soglia di 8 miliardi di euro complessivi), confermarsi in questo 2025 pieno di incertezze geopolitiche e cambiamenti delle abitudini di consumo sarà molto difficile.
La Germania, in tal senso, rappresenta un mercato di riferimento per tanti dei nostri vini ma, dopo Parigi e una fiera nuova e sempre più dinamica, sarà anche da capire quanti addetti saranno comunque presenti. Il tutto mentre Vinitaly è ormai dietro l’angolo: a Verona l’edizione numero 57 sarà dal 6 al 9 aprile prossimi. Tra i vini più attesi alla prova tedesca c’è il Nobile di Montepulciano che con la Germania ha un rapporto speciale: quello tedesco è il primo mercato con il 37% di quota export nel 2024. A Prowein il Consorzio sarà presente con uno stand collettivo con numerose aziende presenti in forma diretta.
"Se Parigi è stata per il Consorzio una gradita novità nel panorama fieristico internazionale, torniamo a Düsseldorf forti di una quota di mercato importante su questo Paese – dice il presidente del Consorzio del Vino Nobile, Andrea Rossi – la Germania nel 2024 tuttavia ha perso lievemente rispetto all’anno precedente, a maggior ragione dobbiamo puntare su questo storico appuntamento".
Quelli di Prowein saranno tre giorni di contatti diretti pronti a scoprire le ultime annate in commercio, il Nobile 2022 e la Riserva 2021. Previsto anche un incontro mirato tra una delegazione di buyer internazionali e due grandi esperti di vino italiano, il giornalista Filippo Bartolotta e il Master of Wine Gabriele Gorelli. Protagonisti in Germania anche il Chianti Classico e il Chianti Docg. "Il mercato del vino europeo – commenta il presidente del Consorzio Vino Chianti, Giovanni Busi – ha nella Germania l’interlocutore prioritario per la nostra denominazione. Il ProWein diventa un’occasione di confronto tra gli addetti ai lavori, anche perché, nel continente, il calo dei volumi di vendita nel 2024 è stato concreto. I costi di produzione, la riduzione del potere d’acquisto e una dinamica di progressiva recessione globale hanno influito negativamente. Sono tutti fattori intorno ai quali siamo chiamati a riflettere con attenzione perché, al netto della nostra vocazione verso segmenti intercontinentali, l’Europa resta un punto di riferimento imprescindibile".
Giovanni Pellicci