San Gimignano (Siena), 14 agosto 2024 – Ancora nessuna traccia del detenuto di alta sicurezza evaso dal carcere di Ranza: l’uomo, 47 anni, campano, usufruiva da quasi un anno di un permesso di lavoro in una struttura di solidale accoglienza delle torri, ma non ha fatto ritorno in cella alla fine della giornata. L’altra sera il napoletano non si è presentato al posto di guardia della casa di reclusione, facendo scattare l’allarme. Oramai la sua fuga è considerata evasione a tutti gli effetti come spiegato dal sindacato UilPa della penitenziaria di Ranza, per questo ora l’uomo è ricercato in tutta Italia.
Non è la prima volta che da Ranza qualcuno non si ripresenta in carcere dopo il permesso o le vacanze di Pasqua e Natale. Storia vecchia. La nota del sindacato Uilpa di Ranza auspica che vengano "presi i dovuti provvedimenti, sperando che vengano scelti con più attenzione i detenuti da assegnare al lavoro esterno". Nella struttura dove ogni giorno l’evaso si recava per il servizio sociale non c’è nessuna voglia di parlare.
La segreteria locale fdi San Gimignano del sindacato SiNAPPe dice: “Confidiamo che il detenuto venga preso ritrovato e vengano presi seri provvedimenti, serve cautela nell’usare i criteri di valutazione per assegnare al lavoro esterno i detenuti. Non si tratta di semplici detenuti, ma di soggetti di alto spicco”.
Non si esclude in ogni caso che si tratti di una fuga pianificata da tempo. Fra le piazze del centro storico il detenuto, padre di famiglia e giovane nonno, si era fatto perfino qualche amico, nonostante una condanna a 28 anni, 17 dei quali passati dietro le sbarre. Lui stesso, prima di sparire nel nulla, aveva raccontato agli amici delle torri che tra la buona condotta e alcuni benefici, sarebbe uscire fra un paio d’anni.