E’ ancora l’area ex Egizia a Poggibonsi ad alimentare il dibattito politico in merito al riutilizzo di vecchi spazi dismessi. Intervengono i gruppi di maggioranza in Consiglio comunale: "La superficie è oggetto di un progetto di rigenerazione urbana, destinata a ospitare nuovi spazi e funzioni pubbliche, come previsto dagli strumenti urbanistici comunali. Gli atti dimostrano che il terreno messo all’asta rappresenta solo una parte dell’area, poiché quasi la metà è di proprietà di un altro soggetto. Un eventuale acquisto comporterebbe costi aggiuntivi per l’acquisizione delle altre porzioni e per la bonifica dell’area, un onere che spetta sempre al proprietario. Questi costi sono certi, ma al contempo difficili da stimare. Un’incertezza non da trascurare per una amministrazione che deve fare i conti con obblighi contabili stringenti". Gli stessi gruppi indicano la strada da percorrere, a loro giudizio: "Nell’idea di città della maggioranza, l’area è destinata a essere centrale e sede di spazi e funzioni pubbliche perché la sua rigenerazione, con piano di recupero di privati, prevede che una parte della superficie sia destinata a verde, parcheggi e altri servizi. Un’area di sviluppo integrata con la rigenerazione che ha interessato la zona intorno alla ferrovia, compresa l’area Sardelli". Da qui la risposta dei componenti della maggioranza a Vivi Poggibonsi. "Nonostante l’asta sia in corso – sostengono – il Consigliere Lucii insiste nel parlare di un’opportunità persa, ignorando alcune problematiche che gli sono state ben illustrate. Un atteggiamento propagandistico".
CronacaDibattito sul riutilizzo dell’area ex Egizia. Verde, parcheggi e altri servizi: proposte