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Diciassettenne ucciso a coltellate. Frequentava un corso a Poggibonsi. Voleva diventare addetto alle vendite

Maati Moubakir, trovato senza vita ieri a Campi Bisenzio, era nato nella cittadina valdelsana .

Maati Moubakir, nato a Poggibonsi, 17 anni, era attualmente tesserato per la formazione juniores del Gambassi Frequentava un corso di formazione triennale. per entrare nel mondo del lavoro

Maati Moubakir, nato a Poggibonsi, 17 anni, era attualmente tesserato per la formazione juniores del Gambassi Frequentava un corso di formazione triennale. per entrare nel mondo del lavoro

di Paolo Bartalini

POGGIBONSI

Era nato a Poggibonsi, Maati Moubakir, il diciassettenne residente a Certaldo trovato morto in strada ieri mattina a Campi Bisenzio, in via dei Tintori, colpito da almeno cinque coltellate forse al culmine di una lite tra gruppi di ragazzi. Ma tutto, al momento, resta da chiarire. Delle indagini relative al tragico episodio si occupano adesso i carabinieri - con il coordinamento della procura della repubblica di Firenze - che cercano di risalire ai responsabili di una aggressione mortale che ha scosso anche il territorio della Valdelsa. Maati Moubakir, di origine marocchina e residente a Certaldo, frequentava infatti a Poggibonsi un corso di istruzione e formazione professionale dell’Agenzia Copernico, che ha la sede principale a Pisa e varie strutture distaccate. Fra le quali appunto Poggibonsi, come centro di riferimento per il corso seguito dal diciassettenne Maati. Una serie di lezioni triennali finanziate dalla Regione Toscana che ha come esito una qualifica per l’ingresso nell’universo professionale. Maati aveva scelto di partecipare al progetto per diventare addetto alle vendite. Ed era già al terzo anno e quindi si avviava verso la conclusione del percorso formativo per raggiungere l’auspicato traguardo: un ruolo a lui congeniale a contatto con altre persone, un po’ come nel periodo della sua pratica sportiva in forza a squadre di calcio giovanile del circondario. Un lavoro per sentirsi realizzato nelle sue attitudini e ambizioni di giovanissimo in cerca di una indipendenza anche economica, grazie a una preparazione adeguata, capace di sfociare in una occupazione. Adesso solo il cordoglio e lo stupore, da parte della stessa Agenzia di formazione e di quanti conoscevano Maati, per un evento di una simile portata che tocca da vicino gli affetti più cari di un ragazzo non ancora maggiorenne con il sogno di "trovare il suo posto nel mondo". Una speranza spezzata nel fiore degli anni per una terribile sequenza sulla quale le forze dell’ordine cercano ora di fare luce, basandosi su riscontri, testimonianze e ricostruzioni.