Siena, 30 gennaio 2025 – Il 10 febbraio: dovrà tenere ben presente questa data, ogni mese. Per i prossimi sei anni. Perché entro tale giorno un cittadino senese sarà costretto a pagare 129,69 euro. Ben 72 rate di tale importo visto che ne deve al Comune oltre 9mila per le 35 multe prese e non pagate. Un accordo di rateizzazione diluito in un tempo ampio che è stato raggiunto anche grazie all’istanza presentata per conto dell’automobilista dall’avvocato Roberto Ivan Picci, nel novembre scorso. Dopo un incontro che si era tenuto, come riporta l’atto dirigenziale del comando di polizia municipale del 15 gennaio scorso, alla presenza del commissario Sabrina Bechelli, dell’avvocato Monica Barbafiera, garante per le persone con disabilità del Comune di Siena, e dello stesso legale Picci.
Una storia incredibile. Che vede protagonista un disabile che per molti anni ha abitato e e vissuto a Siena. L’uomo era regolarmente in possesso di un contrassegno ma aveva omesso di chiedere il necessario inserimento nella cosiddetta lista bianca. Che è costituita da un elenco di targhe di veicoli autorizzati all’accesso e alla circolazione nella zona a traffico limitato. I veicoli inseriti in tale lista possono accedere alla ztl senza altre formalità. Di qui la raffica di multe, in larga parte proprio legate alla zona a traffico limitato. Per un periodo il contrassegno comunque è anche risultato scaduto. Multe che, da un’analisi, è emerso in parte non erano mai state opposte divenendo pertanto definitive. Finendo per rappresentare, sommandosi, un bel gruzzolo: un totale di 9.338 euro di cui 6.813 di sanzione, ben 1985 di interessi e 540 di spese. Per rendere meno forte l’impatto economico per l’automobilista è avvenuto anche l’incontro con il garante dei disabili, vista la delicatezza e la particolarità della situazione. Le multe, poiché definitive, non potevano certo essere annullate, neppure in autotutela. Di conseguenza l’unica possibilità era quella di concordare una rateizzazione straordinaria, in sei anni e a piccole rate, dei 35 verbali: 22 relativi all’anno 2021, 11 al 2022 e due al 2023.
Il disabile inizierà a pagare il 10 febbraio prossimo per finire nel lontano 2031. Dovrà essere ligio perché, nell’intesa, di evidenzia “che il mancato pagamento della prima rata o, di due rate successive, comporta automaticamente la perdita del beneficio della rateizzazione”.