
di Paolo Bartalini
Verso un protocollo di intesa per la definizione degli aspetti economici e di sviluppo sostenibile della Distilleria Deta. Un accordo formale, secondo gli intenti formulati al momento dagli amministratori della Valdelsa in un incontro in videocall, "per coniugare nell’interesse della collettività la salvaguardia ambientale, la tutela della salute, il lavoro e la qualità delle produzioni locali".
Tra i pilastri indicati, la mitigazione e la compensazione dell’impatto, il miglioramento delle performance e del ciclo di emissioni, la partecipazione e la conoscenza della comunità ai percorsi di sviluppo sostenibile dell’azienda dell’area industriale della Zambra, la cui attività è divenuta oggetto di "osservazione" da parte dei componenti del Comitato per la tutela e la difesa della Val d’Elsa (che in una recente nota hanno lamentato il mancato invito al tavolo di confronto con le autorità, coordinato dalla Regione).
I Comuni di Barberino Tavarnelle, Poggibonsi, Certaldo e San Gimignano hanno proposto di elaborare e inserire nel documento alcuni di questi punti salienti. L’appuntamento, richiesto dal sindaco di Barberino Tavarnelle David Baroncelli insieme con gli assessori Serena Fedi e Giacomo Trentanovi, e dai primi cittadini dei centri limitrofi, David Bussagli (Poggibonsi), Giacomo Cucini (Certaldo) e Andrea Marrucci (San Gimignano), si è svolto alla presenza, virtuale, dei funzionari della Regione, dei rappresentanti di Invest in Tuscany (sportello che aiuta le ditte decise a investire sul territorio), degli esperti di Arpat e della dirigenza di Deta.
"Siamo soddisfatti – spiegano gli amministratori – perché questa occasione ci ha permesso di esaminare la questione Deta, spaziando dalla qualità paesaggistica al valore occupazionale". Dalla discussione che ha toccato più argomenti, è scaturita la proposta di introdurre un metodo di lavoro attraverso, appunto, la stipula di un protocollo. Alle richieste della distilleria, in merito alle autorizzazioni necessarie all’ampliamento, quali risposte sono giunte dalle amministrazioni comunali interessate? "Abbiamo chiesto l’elaborazione di un protocollo - concludono - per implementare le prestazioni e ridurre l’impatto sull’ambiente circostante determinato dall’attività della distilleria, in un periodo in cui peraltro non sono mancate le criticità legate alle emissioni".