Un italiano su due andrà a fare compiere in occasione dei saldi invernali e spenderà circa 138 euro, prevalentemente in capi d’abbigliamento e scarpe. Le proiezioni, sia di Confcommercio che di Confesercenti, per i saldi al via domani sono molto positive, e anche a Siena i negozianti si stanno preparando allestendo stand e vetrine. "Secondo le nostre previsioni – ha rivelato il presidente di Federmoda Concommercio della provincia di Siena Riccardo Ghini –, saranno circa 16 milioni le famiglie italiane che si dedicheranno allo shopping in questo periodo in tutta Italia e ciascuno spenderà circa 138 euro. Per un valore totale di 4,9 miliardi".
Gli sconti arrivano a Siena dopo un periodo natalizio che ha visto di nuovo un aumento delle presenze in città e degli acquisti: "Ci sono segnali di ripresa soprattutto di presenze nei negozi fisici, a discapito dell’online – ha detto Ghini –, vuol dire che si sta piano piano tornando a frequentare un po’ più i negozi, e il Natale in questo aiuta molto. Per quel che riguarda i saldi la grossa novità sta nel fatto che partiranno il 4 gennaio e non, com’è prassi, il giorno prima dell’Epifania, che quest’anno cade di domenica. Questo per fare in modo di poter partire tutti insieme, anche chi la domenica è di riposo".
Proiezioni leggermente diverse ma sempre positive e ottimistiche arrivano da Confesercenti. "Secondo la previsione dell’indagine Ipsos Confesercenti sappiamo che un italiano su due ha praticamente già deciso di effettuare un acquisto a saldo – ha dichiarato Marco Rossi, presidente regionale Fismo Confesercenti –. Almeno, il 46 per cento lo ha dichiarato. Si tratta di una previsione ottimistica, le aspettative sono buone e la spesa media prevista delle famiglie si attesta intorno ai 218 euro, quindi dovrebbero correre cifre abbastanza importanti".
Secondo le previsioni, gli italiani che andranno a fare compere in occasione dei saldi invernali ne approfitteranno soprattutto per acquistare prodotti d’abbigliamento essenziali. "Si prevede che andranno molto i capi in maglieria, un po’ all’insegna della comodità e per rispondere al freddo che quest’anno è venuto già da dicembre. In seconda battuta – ha spiegato Rossi – vengono ricercate le calzature e, in terza battuta, vengono gonne, jeans e pantaloni, il tutto prevalentemente fatto con tessuti confortevoli e caldi".
Un’occasione per i consumatori quindi, ma i commercianti che ne pensano? "Ci sono delle discordanze, non tutti amano i saldi ma la maggioranza è a favore– ha detto Ghini –. Anche per lo stesso Black Friday, quest’anno ci sono stati dei negozi che non hanno aderito all’iniziativa e hanno dichiarato che non avrebbero fatto sconti, su questi aspetti ogni negozio è libero di mettere in atto le proprie politiche".
Una criticità riscontrata e più volte fatta presente dai negozianti stessi è quella legata alle tempistiche. "Un problema riguarda la data d’inizio dei saldi invernali, per noi, come diciamo da anni, è troppo anticipata – ha detto Rossi –. Si rischia di erodere le vendite natalizie e di accorciare la stagione. Si crea la preoccupazione di svendere le collezioni senza avere nemmeno il tempo di presentarle".