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Don Chisciotte, sipario a Sinalunga Brindisi per l’epilogo della stagione

La rassegna al Pinsuti ’Il tempo del sorriso’ si chiude con lo spettacolo prodotto da Stivalaccio Teatro

Don Chisciotte, sipario a Sinalunga Brindisi per l’epilogo della stagione

La stagione teatrale del Ciro Pinsuti di Sinalunga si chiude con ‘Don Chisciotte’, una produzione di Stivalaccio Teatro. Ultimo spettacolo in programma, domani (giovedì 18) alle 21, al termine del quale per salutare il pubblico che ha seguito con affetto e interesse la programmazione, Fonderia CultArt ha organizzato un brindisi finale, con il quale concludere la stagione e dare appuntamento alla prossima. La rassegna quest’anno era intitolata ‘Il tempo del sorriso’ e non poteva chiudersi in modo migliore che con questa tragicommedia dell’arte dedicata alle gesta strampalate di una delle coppie comiche più famose della storia della letteratura, Don Chisciotte e il fedelissimo Sancho Panza.

A portarli in scena sono Marco Zoppello, autore del soggetto originale e regista, e Michele Mori. A dire il vero, i due attori interpretano a loro volto due attori, ovvero Giulio Pasquati, padovano, in arte Pantalone, e Girolamo Salimbeni, fiorentino, in arte Piombino.

Sono loro i protagonisti della storia, attori della celebre compagnia dei Comici Gelosi, attiva e applaudita in tutta Europa tra il Sedicesimo e Diciassettesimo secolo. "Salgono sul palco – raccontano i curatori della rassegna – per raccontare di come sono sfuggiti dalla forca grazie a Don Chisciotte e a Sancho Panza, ma soprattutto grazie al pubblico". A partire dall’ultimo desiderio dei condannati a morte prendono il via le avventure dei personaggi creati da Miguel de Cervantes, filtrate dall’estro dei due saltimbanchi che arrancano nel tentativo di procrastinare l’esecuzione, tra mulini a vento ed eserciti di pecore. "Stivalaccio teatro – affermano i curatori – è una compagnia che da oltre vent’anni crea un teatro popolare e popolato di persone, di idee, di luci, di sguardi e di storie da raccontare".

I costumi e il fondale sono di Antonia Munaretti, maschere Roberto Maria Macchi e la struttura e scenografia è affidata a Mirco Zoppello. La stagione si è sviluppata attraverso tre cartelloni, uno dedicato alla prosa, uno al teatro dei ragazzi e, per la prima volta, uno dedicato alla musica comica. Un esperimento salutato con entusiasmo dal pubblico che non ha fatto mancare applausi e calore agli artisti in scena. L’appuntamento è quindi per domani, per l’ultimo sipario della stagione.

Riccardo Bruni