di Marco Brogi
CASTELLINA IN CHIANTI
Il giallo della morte di Franca Genovini continua a tenere banco. A Castellina in Chianti, dove la 85enne viveva ed era molto conosciuta, non si parla d’altro. Soprattutto da quando, qualche giorno fa, i carabinieri del Ris, il reparto investigazioni scientifiche, hanno effettuato nuovi accertamenti nell’abitazione della anziana signora, trovata morta in cucina il 7 agosto scorso.
Ma quella che in un primo momento era sembrata una morte per cause naturali, in realtà presenterebbe molti lati da chiarire. Come lasciano ipotizzare gli ulteriori accertamenti del Ris nell’appartamento della pensionata, una figura nota in paese. Del resto quella di Castellina in Chianti è una comunità piccola, dove tutti sanno tutto di tutti e fatti del genere fanno molto rumore. Ancor di più se a distanza di oltre due mesi dal decesso della donna i carabinieri ritornano sul luogo della tragedia per altri rilievi, varcando nuovamente il palazzo dove abitava Franca Genovini.
Nelle parole del sindaco Giuseppe Stiaccini un ricordo della anziana signora. "La conoscevo bene – racconta–. Era la sorella di Don Giuliano Genovini, parroco di Castagnoli, scomparso alcuni anni fa, e di cui ero amico. Franca dava una mano in parrocchia e in chiesa, la sua era un presenza costante nella vita del paese. Mi auguro che venga fatta completa luce su questa vicenda e che presto si faccia il funerale".
Il funerale della pensionata, infatti, nonostante siano passati più di due mesi dalla sua morte, non è stato ancora celebrato. La salma è a disposizione dell’autorità giudiziaria. E quelle esequie rimandate a chissà quando qualche dubbio finiscono per alimentarlo. Un ruolo importante, se non decisivo, nelle indagini lo avranno i risultati dei rilievi scientifici del Ris nell’appartamento dove era stato rinvenuto il cadavere in un bollente giorno di agosto.
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