LAURA VALDESI
Cronaca

Uccisa da una fucilata. L’autopsia farà chiarezza sul giallo di via del Villino: "Nessun femminicidio"

L’avvocato di Porras Baloy ribadisce "che è stata una tragica fatalità". Anche Alessandro Betti nel pool difensivo scelto dal 26enne. L’esame medico legale cercherà eventuali lesioni e fratture sulla salma

Siena, 13 agosto 2024 – Giallo di via del Villino, prevista oggi l’autopsia sulla donna di 33 anni uccisa da un colpo di fucile esploso da distanza ravvicinata. Presa alla fronte, Yuleisi Ana Manyoma Casanova, è morta subito. La procura si è affidata al professor Mario Gabbrielli della Medicina legale di Siena, che già sabato scorso aveva svolto un sopralluogo nell’appartamento dove viveva la cuoca insieme al compagno, Fernando Porras Baloy, 26 anni. Arrestato domenica mattina per la detenzione illegale del fucile calibro 16 da cui era partito il colpo fatale. L’uomo è indagato anche per omicidio doloso aggravato dalla relazione affettiva e dalla convivenza, per maltrattamenti in famiglia, detenzione abusiva di munizioni e di sostanze stupefacenti leggere. Sarebbero stati trovati in casa circa 80 grammi di hashish.

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Yuleisy Manyoma, 33 anni, colombiana, lavorava in cucina nel noto locale Conca d’Oro

«E’ stata una tragica fatalità. Nessun omicidio volontario. Escludiamo categoricamente l’ipotesi del femminicidio", sottolinea l’avvocato Leandro Parodi che ora difende insieme al collega Alessandro Betti il giovane che lavorava in un’azienda in Cerchiaia. Parodi ieri mattina è andato in carcere a Santo Spirito a trovarlo. "Ci riserviamo ogni atto affinché venga fuori la verità", aggiunge il legale.

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Ma la procura ha raccolto elementi e dichiarazioni che inducono a dubitare della versione dell’incidente, del colpo partito accidentalmente mentre l’uomo si trovava in camera da solo con Yuleici Ana Manyoma Casanova. Nessun testimone oculare dunque di quei momenti tragici. A fare chiarezza aiuterà certo l’autopsia. Il medico legale dovrà analizzare, come sempre in questi casi, il punto esatto in cui la donna è stata raggiunta dai pallini. Per capire se l’arma le è stata puntata contro oppure la direzione è diversa. Poiché s’indaga anche per maltrattamenti va da sè che dovranno essere cercati eventuali segni sul corpo della 33enne colombiana. Mentre i raggi x potrebbe essere impiegati per verificare l’esistenza di eventuali lesioni interne o fratture. Poi tutto finirà sul tavolo del pubblico ministero. Non sarebbe invece ancora stata assegnata la perizia balistica. Si lavora alacremente invece alla richiesta di convalida della misura cautelare al gip da parte della procura a seguito della quale verrà fissata l’udienza. Forse già domani. Sarà questo un passaggio fondamentale.

L’inchiesta prosegue scavando nella vita della coppia. Per ricostruire i rapporti, se c’erano tensioni o gelosie, anche se sarebbero state escluse denunce presentate dalla donna in tal senso. Così come interventi delle forze dell’ordine per liti in famiglia, stando almeno alla confermata tranquillità della zona residenziale. Se fossero arrivate insomma Volanti o carabinieri al civico 14 il fatto avrebbe dato nell’occhio. Nessuno invece sembra aver registrato la presenza di forze dell’ordine in via del Villino. Magari era una famiglia un po’ rumorosa ma nulla di più.