REDAZIONE SIENA

"E’ un buon segno. La Banca interviene e non subisce"

La parola ai cittadini, tra paure e speranze

La parola ai cittadini, tra paure e speranze

La parola ai cittadini, tra paure e speranze

Sembra un "matrimonio" ormai annunciato quello della Banca Monte dei Paschi di Siena con Mediobanca. Una situazione che ricorda un passato più roseo ma sempre con un velo di paura che circonda una città che dell’ultima acquisizione non ha proprio un bellissimo ricordo. Nonostante l’operazione profumi di buono, le persone continuano ad essere caute, qualcuno addirittura evita di parlarne. Non è stato facile trovare cittadini disposti ad offrire un pare sull’Ops lanciato dalla Rocca. Qualcuno ha parlato, seppur con qualche timore legato appunto ai fatti del passato, apprezzando comunque la propositività della banca che da troppi anni ormai sembrava essere passiva e oggetto di voci che la vedevano al centro di una crisi senza fine. "Io credo che con questa scelta la Banca possa rafforzarsi e sinceramente ci spero – afferma Franco Gualtieri, cittadino senese che spera di rivedere la banca di un tempo – può essere una soluzione che farà riemergere il Monte dei Paschi dalla crisi nella quale era finita".

Nelle parole di Franco però, un po’ di rammarico per quanto accaduto in passato, e soprattutto nei confronti della vecchia gestione: "Mi fa innervosire pensando ancora a come è andata, ma purtroppo non ci possiamo fare niente. Questa soluzione, tuttavia, mi sembra metta d’accordo tutti, di conseguenza credo sia quella giusta". E’ ottimista anche un altro senese doc, l’edicolante Mauro Panti che dal cuore del suo chiosco in via Banchi di Sopra, dice: "Credo sia un’ottima soluzione, ispira fiducia. Si può considerare buon segno che per una volta ci sia una voce che vede il Monte indirizzato ad intervenire in maniera propositiva e non passivamente". Un altro intervento positivo e che soprattutto tiene lontane le preoccupazioni riguardanti la vendita della banca di cui spesso si è parlato negli ultimi anni.

"Penso siano stati posti i giusti termini, per MPS - sostiene Maurizio Piochi- Comprare e non vendere innanzitutto mi sembra già una soluzione migliore; un gioco d’attacco che può tornare utile per rilanciare la banca e risollevarla da anni difficili". Un parere positivo ma anche con un po’ di preoccupazione a riguardo: "Sicuramente ci sono degli equilibri nel mondo della finanza che noi non conosciamo, ma intanto la banca si ripropone invece di essere passiva".

Matteo Cappell