E’ una Robur dal ‘motore’ svedese. Si parte nel segno della continuità. Nessuna rivoluzione e avanti così

Jonas Bodin, Fredrik Dahlin e Patrick Englund sono a capo di un gruppo numeroso ed eterogeneo formato da più di settanta persone che hanno deciso di fare degli investimenti nel calcio a Siena .

E’ una Robur dal ‘motore’ svedese. Si parte nel segno della continuità. Nessuna rivoluzione e avanti così

Non poteva mancare. ieri un contatto diretto tra il nuovo gruppo dirigenziale svedese e lo staff

SIENA

Parlerà svedese, d’ora in poi, la Robur, e la speranza dei tifosi bianconeri è che lo faccia a lungo termine. Difficile portare avanti una programmazione se le proprietà cambiano nel giro di pochi anni. Bene allora che i nuovi dirigenti del Siena Fc abbiano deciso di iniziare la loro avventura nel segno della continuità, senza fare rivoluzioni, affiancandosi a chi già c’è nell’ottica di "dare una mano e ampliare il personale". Jonas Bodin, Fredrik Dahlin e Patrick Englund sono a capo di un gruppo numeroso ed eterogeneo di svedesi – più di 70 – che hanno deciso di investire sul calcio a Siena: "Siamo un gruppo fantastico, composto da aziende, privati, nonne e figli di qualcuno, tutti appassionati di calcio che credono in questa folle idea che abbiamo portato avanti" ha detto il neo presidente del Siena, Bodin, in un video realizzato dallo stesso gruppo e disponibile su Youtube.

"Si è trattato di una acquisizione irta di difficoltà amministrative e di correnti incrociate – raccontano le immagini –: abbiamo dovuto far firmare i documenti a tutti, abbiamo avuto problemi con la banca, abbiamo dovuto parlare a lungo di stupidaggini, ma abbiamo fatto un buon lavoro".

"Acquistare un club di calcio, anche se dipende da quale, è costoso, ma ha prevalso il cuore, la squadra e la città hanno grande potenziale. L’obiettivo è costruire un’educazione a lungo termine per i giovani": ha detto Fredrik Dahlin. I tre imprenditori, con trascorsi nel mondo del pallone, hanno acquisito il 51 per cento delle quote, agli altri il 40. A Simone Giacomini, quindi, il 9 per cento e il titolo di presidente onorario. Che con l’imprenditore romano, lanciatissimo nel mondo delle start up, la Robur sia rinata lo dice la storia: non ha mai visto perdere il suo Siena, se non nella sfortunata partita di Coppa Italia a Tavarnelle, e ha riportato la luce dopo il momento più buio vissuto dal Siena Calcio. Un risultato che rimarrà negli annali, e non solo bianconeri. Poi la decisione di cedere il pacchetto di maggioranza del club a chi, secondo lui, per voce del direttore generale Simone Farina, ha "l’esperienza e la capacità giuste". Cosa che sperano vivamente anche i tifosi, dopo aver visto, dal 2000, avvicendarsi al vertice del Siena ben 13 presidenti, con Bodin che è il quarto straniero, ma soprattutto crollare i propri sogni tre volte in nove anni. Che il gruppo svedese sia venuto in Toscana per "investire nel Siena e anche a Siena" parole dell’assessore Lorenzo Lorè, essendo Bodin nel campo del turismo e dell’organizzazione di eventi, appare abbastanza evidente. Come, togliendo l’appare e anche l’abbastanza, è chiaro che uno degli obiettivi sia lo "stadio" (lo ha dett Englund). Vediamo se gli svedesi riusciranno in ciò che non è riuscito a nessun loro predecessore.

Angela Gorellini