DIEGO MANCUSO
Cronaca

Eleonora Contucci, parla la musica. Dalla lirica al Festival di Pasqua

La direttrice artistica di ’Paesaggi Musicali Toscani’: "Mi ispiro al maestro Henze: l’arte genera arte"

La soprano, Eleonora Contucci, racconta il fitto calendario di impegni che la vedranno protagonista in tutto il territorio provinciale

La soprano, Eleonora Contucci, racconta il fitto calendario di impegni che la vedranno protagonista in tutto il territorio provinciale

Il 2025 si presenta per Eleonora Contucci carico di armonia e forza creativa. "Proprio mentre la Valdichiana Senese diventa Capitale toscana della cultura, titolo che ‘sento’ moltissimo – afferma l’artista di Montepulciano –, il Festival di Pasqua, una creatura nata in famiglia, festeggia dieci anni di vita. Poi ho ricevuto dal Comune di Pienza l’incarico di curare un progetto sull’opera lirica, che si manifesterà già quest’estate, con due rappresentazioni. E ho accettato – annuncia Contucci – la direzione artistica di ’Paesaggi Musicali Toscani’, rassegna di musica classica nata undici anni fa a San Quirico e articolata su concerti nelle località della Val d’Orcia". Dunque un 2025 intenso per la soprano, docente al Conservatorio di Bolzano, che potrebbe preludere ad altri impegni, ma che porta con sé un altro anniversario fondamentale: i 45 anni dalla prima del ‘Pollicino’. È infatti nel 1980 che Contucci, appena tredicenne, sale per la prima volta su un palcoscenico (il Poliziano), come interprete dell’opera di Hans Werner Henze, inserita nel quinto Cantiere Internazionale d’Arte. "Fu Henze in persona a tenere i provini nelle scuole elementari e medie – ricorda Contucci –, insieme al direttore d’orchestra Jan Latham Koenig e all’animatore musicale Gaston Fournier-Facio, entrambi destinati a straordinarie carriere artistiche. Improvvisai ‘Fratello sole, sorella luna’, Henze mi scelse per una parte. Furono mesi di prove molto impegnative, noi bambini eravamo stupiti per quello che vedevamo: il mondo era venuto a Montepulciano o guardava al ’Pollicino’ di Henze. Quell’esperienza ha indirizzato la mia vita e mi ha consentito di tessere un rapporto strettissimo, durato fino alla sua morte, con il Maestro, sempre prodigo di consigli, come un padre artistico putativo". L’importanza del ’Pollicino’, opera fatta da bambini per i bambini, sta nel giudizio della critica musicale che la definì "il prodotto di Montepulciano più noto al mondo, insieme al vino Nobile". "Quello che oggi vediamo nel nostro Comune – afferma Contucci – è il frutto di quelle idee, è la ruota a cui Henze dette impulso, arte che genera arte". Il decimo Festival di Pasqua si terrà dal 13 aprile al 4 maggio, con il Requiem di Mozart per soli coro e orchestra; le opere a Pienza sono in calendario il 9 agosto, ‘Così fan tutte’, nella forma ‘a pezzi’, e il 23 agosto, ‘La serva padrona’; infine ’Paesaggi Musicali Toscani’, che diventa stagione, estendendosi da aprile a settembre con molte collaborazioni con enti artistici.

Diego Mancuso