Elettrodomestici Il caso Whirlpool tra quelli sul tavolo del Mimit

Siena: Sindacati presentano proposte per salvaguardare l'industria degli elettrodomestici in Italia, in crisi per riorganizzazioni e cessioni aziendali.

Si è riunito giovedì al Mimit il tavolo sul settore degli elettrodomestici. Durante l’incontro, Fim Fiom e Uilm hanno consegnato al ministro un documento unitario di analisi che contiene proposte e richieste per "la salvaguardia e il rilancio dell’industria del ’bianco’" in Italia. Il dossier "ha lo scopo di stimolare un piano di azione condiviso fra istituzioni, imprese e sindacato per rilanciare la produzione nazionale". Questo ricordando che "i due principali produttori presenti in Italia, Electrolux e Whirlpool (13mila addetti tra occupati e indotto), stanno facendo ampio ricorso agli ammortizzatori sociali come pure produttori più piccoli ". Nel dettaglio: Electrolux ha annunciato un piano di riorganizzazione globale, con 373 esuberi in Italia, mentre Whirlpool ha annunciato l’avvio di un processo di sostanziale disimpegno dall’Europa, con un’operazione di cessione di tutte le sue attività a una joint venture partecipata in maggioranza dai turchi di Arçelik, "rifiutando un confronto con le parti sociali utile a definire vincoli di salvaguardia di impianti e occupazione". Per i sindacati, si tratta di "una situazione quindi allarmate, che si somma alle transizioni ecologiche, alla digitalizzazione e automazione oltre che ai costi dell’energia che stanno impattando su tutto il settore metalmeccanico".