Laura Valdesi
Cronaca

Emma Borghi, a 18 anni in gara a casa Musk. “A Space X per la sfida informatica”

“Ad aprile nuova sfida a Shangai”. La studentessa senese ha aperto un canale youtube che si chiama ’Ametista’ dove mostra le sue creazioni

Emma Borghi, a 18 anni in gara a casa Musk. “A Space X per la sfida informatica”

Siena, 25 marzo 2025 – “Sono stata a Los Angeles, a ’Space X’ per prendere parte ad una competizione informatica”. Gli occhi di Emma Borghi, 18 anni, senese e panterina, brillano. Pensando all’esperienza compiuta nel tempio della tecnologia del futuro e dello spazio di cui è deus ex machina Elon Musk. “Come mi hanno scoperto? Tramite il canale youtube che ho realizzato, si chiama ’Ametista’, naturalmente in inglese. Hanno visto le mie creazioni, dalla mano robotica al caschetto che legge le onde cerebrali e consente di guidare una piccola macchina”, spiega come se fosse la cosa più naturale. Per questa giovane brillante con il ’chiodo’ della tecnologia è infatti un mondo nel quale si trova a proprio agio.

“Come mi vedo nel futuro? Una persona che costruisce robot, che programma e sviluppa”, aggiunge sottolineando “come è vero che in questo settore ci sono più uomini che donne ma non rappresenta un ostacolo”.

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Emma Borghi

“L’esperienza a ’SpaceX’ è stata fantastica anche se faticosa. Perché ho partecipato ad un hackathon, una competizione informatica che è durata 48 ore, senza interruzione”, dice. Con lo sguardo alla prossima sfida che la porterà a Shangai dal 3 aprile per una settimana, sempre per una gara, naturalmente di informatica. “Poi mi farò anche qualche giorno di vacanza”, confessa questa studentessa della VC del ’Sarrocchi’ che non vuole essere considerata “più avanti o intelligente degli altri, semplicemente curiosa nel fare le cose”. Ammette che una delle doti è “la determinazione”, unitamente al fatto “di non essere mai soddisfatta di ciò che realizzo”. Una sfida nella sfida, dunque. Che potrebbe portarla nel futuro a lavorare all’estero “perché ho scoperto che sono molto più avanti dell’Italia per quanto riguarda il valore che si dà all’informatica”. La materia che studierà all’Università , non ha ancora deciso se a Pisa oppure all’ateneo di Siena.

“Dove mi vedo nel futuro? A lavorare nel campo della ricerca del settore oppure in quello della cybersecurity”, ipotizza. La passione per la tecnologia è un affare di famiglia se si considera che anche il fratello più piccolo di Emma frequenta il ’Sarrocchi’. E che i genitori, ammette la studentessa dei robot, entrambi appassionati di videogiochi, le hanno fatto sembrare amichevole il contatto con ciò che studia l’applicazione e l’uso di tutto ciò che può essere funzionale alla soluzione di problemi pratici.