Torna la Notte della Poesia con un’edizione dedicata soprattutto al tema della pace. Stasera dalle 21 nell’aula magna dell’Università per Stranieri i diversi continenti si riuniranno dentro alle parole e alla musica. "Mai come ora abbiamo veramente bisogno di poesia – ha affermato il rettore Tomaso Montanari, durante la presentazione dell’evento -, perché da quella si compone il mondo. La pace e la guerra saranno per questo al centro di molte poesie".
Citando Voltaire e la cura del proprio giardino interiore, Montanari ha ricordato il senso dell’università nata come luogo dove far crescere la persona umana e non, per usare le sue parole, "come prolificazione di massa per le imprese e campo dove coltivare il capitale umano. Qui cresce la persona umana – ha sottolineato – che ha bisogno di poesia come di poche altre cose". Tanti i paesi coinvolti tra i quali l’Ucraina e la Russia, ma anche paesi dell’Europa, del Vicino Oriente, dell’Africa, dell’Asia, del Sud America e del Nord America, mentre le lingue rappresentate saranno venti, tra queste anche la lingua sarda e il piemontese. A leggere le 34 poesie non saranno solo gli studentI, ma anche chi fa ricerca e tutti i professori, tra cui il Rettore. Spazio anche a musica e canto, con interpreti di talento come Gervais Tonye Ebone (Camerun), Rosalia Gutierrez (Argentina), Rebecca Ciogli (Conservatorio Rinaldo Franci) e Leonardo Breschi. "Sarà una serata molto emozionante - ha concluso Maurizio Spagnesi, ideatore dell’evento -, siamo giunti alla 12 esima edizione e abbiamo coinvolto 25 paesi. Chi ascolterà queste poesie si renderà conto di quanto la struttura è profonda e il pensiero è universale".
Simona Sassetti